di MARIA ELENA MARSICO
URBINO – Un video di una rissa diventato virale sui social, dieci secondi che immortalano un gruppo di giovanissimi picchiarsi usando calci, pugni e strattonamenti. Così i Carabinieri della stazione di Fermignano sono venuti a conoscenza del fatto avvenuto nel tardo pomeriggio dell’8 maggio 2021, all’esterno di un locale.
Le indagini hanno portato finora alla denuncia di otto giovani, dai 18 ai 22 anni, per rissa. Due gruppi diversi e tutti dell’entroterra: da Fermignano, Urbania e Acqualagna. Nel corso della serata sono stati diversi i momenti in cui i ragazzi si sono malmenati, ancora non è chiaro quale sia stata la scintilla che ha acceso la violenza. Diventata poi virale.
Sono stati almeno tre i ragazzi che hanno avuto bisogno delle cure mediche e che hanno subito diverse lesioni all’occhio, alla mano e al torace. Traumi, questi, dovuti alle colluttazioni. Uno è stato soccorso da un’ambulanza all’esterno. Due sono andati al pronto soccorso di Urbino, anche se non si esclude che altri giovani abbiano rinunciato alle cure per non essere refertati.
Sempre secondo i Carabinieri, la rissa sarebbe avvenuta per futili motivi e sarebbe stata alimentata, probabilmente, dall’abuso di sostanze alcoliche. Importanti sono state anche le testimonianze di chi ha assistito alla lite anche se, sottolineano i Carabinieri, l’attività di riconoscimento e di indagine sta continuando. Testimoni contattati dal Ducato raccontano che a un certo punto è iniziato un lancio di arance, che potrebbe essere stato il pretesto per innescare la violenza. Alcuni hanno raccontato di essersi trovati lì per caso, altri hanno detto di aver reagito per difesa perché colpiti mentre si stavano allontanando.
“I carabinieri si sono mossi all’interno di un clima di giovani non semplice da penetrare – ha detto il Capitano della Compagnia Carabinieri di Urbino, Renato Puglisi – l’aggressività tra giovanissimi è legata anche a un malessere dovuto a questo contesto storico”.
Il locale, inoltre, è stato sanzionato per non aver rispettato il protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid 19 e anche per non aver seguito le norme di sicurezza sul lavoro. In seguito al controllo ispettivo, l’esercizio commerciale è stato chiuso per un giorno.