Dalla scuola al futuro, sugli spalti del Palacarneroli 700 studenti da ispirare

URBINO – Seduti sugli spalti del Pala Carneroli di Urbino, attraverso i racconti di sei testimonial, oltre settecento studenti hanno guardato al tema del futuro dopo il diploma nel corso della mattinata di ieri, 28 settembre. Gli alunni erano tutti iscritti all’ultimo anno di scuola superiore. Erano presenti gli istituti di Urbino così come quelli di Fossombrone, Cagli, Sassocorvaro e Urbania. L’iniziativa “Ispirare per scegliere. Message in a bottle“, dal titolo della canzone dei The Police, è stata organizzata dal Club Unesco Urbino e Montefeltro. “Non vogliamo lasciare soli i ragazzi davanti a una scelta importante della vita. Così gli regaliamo un racconto fatto da figure significative, che possa ispirarli in modo autentico per il futuro”, ha spiegato durante l’evento il vicepresidente e fondatore del Cuum, Alberto Bruscoli, che ha aggiunto: “Qualsiasi scelta farete sarà grandiosa, siate curiosi, siate audaci”.

“Il Covid e la guerra ci hanno demoralizzato”

Al termine nell’aria si percepisce l’allegria e l’euforia di chi grazie a un evento extrascolastico trascorre la mattinata fuori dall’aula e incontra gli amici delle altre sezioni e degli altri istituti. Gli studenti ridono, scherzano e parlano delle interrogazioni. Qualcuno riflette sull’evento a cui hanno appena partecipato e parla del proprio futuro dopo il diploma. Tra loro c’è chi non sa quale sia il proprio sogno nella vita, ma c’è anche chi vorrebbe continuare a studiare per capire quale sia il percorso più adatto. C’è poi chi nel proprio futuro desidera “una vita stabile” e chi ha un sogno che viene preso come “uno scherzo”. È il caso di Angie dell’Itis di Urbino che vorrebbe fare la stilista ed è indecisa se fare informatica o moda. Non manca però chi ha le idee chiare sul proprio futuro, come Walter dello scientifico di Sassocorvaro che vorrebbe diventare un ingegnere informatico, Gianmarco dell’Itis Mattei che sta per firmare un contratto da dj produttore ma che continuerà a studiare economia dopo le superiori, oppure Giulia, sempre dell’Itis, che ha deciso: farà medicina. “Quello che è successo in questi anni, dal Covid alla guerra, ci ha demoralizzato abbastanza. I nostri sbocchi futuri sono stati bloccati. Non abbiamo potuto fare diverse esperienze, non abbiamo potuto viaggiare”, ha raccontato Giulia al Ducato. Subito dopo, un suo compagno di scuola aggiunge: “Hanno fatto da ostacoli ai nostri sogni”.

Elezioni e cambiamento climatico

Come molti della generazione Fridays for future, gli studenti hanno riflettono anche di temi come il cambiamento climatico e delle scorse elezioni. Catia dell’Istituto tecnico economico di Cagli ha raccontato che a scuola in tanti comprano le bottigliette di plastica: “Sarebbe meglio se usassimo le borracce”. Secondo Walter, “ormai è troppo tardi. Posso essere sincero? Il cambiamento climatico si fermerà con l’estinzione dell’essere umano”. Giulia ha detto di essere preoccupatissima: “A settembre porto il giacchino. Prima non era così”.

Gli studenti all’esterno del Pala Carneroli

Le elezioni, poi, per qualcuno sono un “tasto dolente” e preferisce non parlarne: “Ha votato il 63,9% delle persone. Questo governo non rappresenterà l’Italia”. Altri, invece, hanno detto di essere fiduciosi.

I racconti dei testimonial

Durante l’incontro gli ospiti hanno parlato del fallimento, delle idee, della ricerca della perfezione come concetto sbagliato, della paura, delle radici, del senso di squadra. Hanno coinvolto gli studenti con domande, giochi e riflessioni, parlando anche in mezzo a loro, tra gli spalti per mantenere viva l’attenzione. Al centro del Palazzetto, circondati da cubi che riportavano i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, si sono alternati nel raccontare le proprie vite l’analista di geopolitica Greta Cristini, il manager e allenatore Renzo Libenzi, l’attore teatrale e drammaturgo Michele Pagliaroni, il type designer e graphic designer Jonathan Pierini, l’ingegnera astronautica e imprenditrice agricola Giorgia Pontetti, l’innovatore Giulio Xhaet. A sintetizzare il racconto presentato dall’ospite diverse coppie di parole: “Disciplina-Coraggio”, “Energia-Squadra”, “Tradizione-Mestiere”, “Forma-Contenuto”, “Radici-Futuro”, “Talento-Passione”. Questi i temi che hanno fatto da ponte tra le testimonianze e le riflessioni che potranno nascere tra i futuri maturandi che si troveranno di fronte alla domanda “Che cosa voglio fare dopo il diploma?”.

Dagli spalti durante l’evento

All’evento erano presenti anche la vicesindaca di Urbino Marianna Vetri e la funzionaria dell’Ufficio istruzione della Provincia Patrizia Paoloni. L’iniziativa ha visto la partecipazione delle scuole di Urbino (liceo scientifico Laurana Baldi, Scuola del libro, Itis Mattei, Istituto Raffaello), dell’Istituto Donati di Fossombrone, dell’ Istituto Celli di Cagli-Piobbico, degli Omnicomprensivi Montefeltro di Sassocorvaro e Della Rovere di Urbania.

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