di ELIA FOLCO
URBINO – Il 2020 sarà un anno importante per Urbino, ricco di eventi legati alle celebrazioni raffaellesche ma non solo. Da quest’anno le iniziative per la città e il territorio avranno il ‘bollino’ dell’Unesco. Da luglio 2019 infatti è attivo il Cuum (Club per l’Unesco di Urbino e del Montefeltro), un’organizzazione locale che si occuperà di sostenere gli enti locali nel dare vita a iniziative sul territorio. Sabato 15 febbraio si è tenuta la prima riunione aperta al pubblico, con la partecipazione della presidente, la ricercatrice urbinate Marica Branchesi. “Non è stata una passeggiata ottenere l’accreditamento – ammette Roberto Danese, uno dei soci fondatori del Cuum – abbiamo dovuto inviare la richiesta alla sede centrale di Roma, che poi ci ha sottoposto a un esame, che abbiamo passato. Adesso dovremo essere bravi a mantenerlo, senza sederci sugli allori e pensare che sia tutto finito”. Del Comitato fanno parte enti pubblici e privati che hanno aderito.
Il programma dei prossimi mesi
La partenza a marzo, con l’istituzione della giornata della poesia il 18, per ricordare la grande tradizione e attenzione che Urbino ha sempre riservato alla poesia: un’iniziativa nata dalla volontà del Centro teatrale universitario Cesare Questa.
Due giornate saranno dedicate all’archeologia: la prima il 28 marzo, con una mostra dedicata a Raffaello nella zona dell’ex tribunale, con gigantografie delle sue opere, la seconda il 18 aprile per la giornata internazionale Icomos, in collaborazione tra l’orto botanico e l’associazione Paolo Sgarzini, in cui il presidente dell’associazione Walter Monacchi racconterà la storia di alcuni vasi ritrovati nell’orto botanico e poi ricostruiti su cui, assicura il prefetto Donata Ricci, “ci sono cose interessanti da dire, ma non anticipiamo ancora nulla”.
Ad aprile anche un’iniziativa a livello musicale: il 30 aprile, per la giornata internazionale del jazz, l’Urbino jazz club organizzerà un concerto conferenza a cui parteciperà il pianista Marco Fumo, insieme al musicologo Luca Bragalini.
Il Cuum sarà attivo anche nel programma Mab Unesco, in collaborazione col Club Unesco di Tolentino, con un evento ancora da definire che dovrebbe tenersi tra maggio e giugno.
A giugno sarà poi dato spazio anche al cinema, in collaborazione con il Ducale di Urbino: sarà infatti allestita una rassegna cinematografica dedicata ai ragazzi del liceo Raffaello, e la loro Odissea di quest’anno, il trasferimento in altre sedi per l’inagibilità dell’edificio che ospita la scuola. “I ragazzi stanno girando dei piccoli filmati su questa loro esperienza – racconta Danese – e con l’aiuto del regista Andrea Laquidara speriamo di realizzare un bel lavoro”.
I 500 di Raffaello
Il neonato Cuum muove i suoi primi passi proprio nel cinquecentenario della morte d Raffaello, un ulteriore stimolo a fare un buon lavoro quest’anno. La prossima estate con il centro Cesare Questa potrebbe anche tornare Divinissimo, lo spettacolo teatrale dedicato a Raffaello che il Ctu mise in scena due anni fa, e che riscosse molto successo sia in Italia sia all’estero, vincendo il Festival internazionale di teatro accademico. “Sicuramente Raffaello è stata una fortunata coincidenza – dice Danese – l’anniversario ci ha anche aiutato a scegliere alcune iniziative. Non dimentichiamo poi il centenario dalla nascita di Giancarlo De Carlo, una figura molto importante per Urbino ma non solo. Però dobbiamo anche pensare al futuro. La nostra associazione è nata con uno scopo molto più ampio e proiettato: il nostro obiettivo è valorizzare il territorio di Urbino e di tutto il Montefeltro”.
La certificazione dei centri Unesco infatti ha una scadenza, e spetta poi al Cniu (Commissione nazionale italiana per l’Unesco) decidere se confermare o meno la nomina, valutando l’operato delle singole sedi. “Dobbiamo dimostrare di essere virtuosi – continua Danese – da Roma viene richiesta una grande autonomia, non arriva alcun finanziamento da loro, anche per vedere chi è davvero attivo nel proprio territorio e riesce a organizzare eventi di rilievo soltanto grazie ai fondi di cui dispone, che nel nostro caso sono sia pubblici, grazie al sostegno della Regione e dei comuni e il sostegno di enti privati. Siamo poi alla ricerca di alcuni sponsor che ci possano dare una mano” conclude Danese.