UniUrb, eccellenza e più fondi alla ricerca. I risultati presentati agli “Stati generali”

di RAFFAELE DI GAETANI e MARIA SELENE CLEMENTE

URBINO- Buone notizie per la Carlo Bo. Pochi giorni dopo che il dipartimento di Scienze degli Studi umanistici (Distum) ha ricevuto il riconoscimento di “Dipartimento di eccellenza” dal ministero, agli Stati generali della ricerca, il rettore Giorgio Calcagnini ha fatto il punto sulle attività dell’Ateneo. Decine i progetti di interesse nazionale approvati nel 2023 e con finanziamenti Pnrr, con fondi milionari e indice di successo superiore alla media del Paese.

Secondo il rapporto dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario (Anvur) nella classifica della qualità della ricerca negli atenei italiani, Urbino è passata dalla 60esima posizione su 63 università italiane (2011-2014), al 32° posto del periodo 2015-2019.

“Gli stati generali della ricerca” è nato nel 2018 su impulso del direttore generale Alessandro Perfetto, e si è svolto nell’aula magna del rettorato dell’Università di Urbino. Durante l’evento è stato anche assegnato il titolo di “Academic ambassador” al professore onorario della Carlo Bo Flavio Vetrano.

Più fondi alla ricerca

Nel 2022 Urbino è entrata nel “Pnrr Vitality” finanziato dal bando “Ecosistemi dell’innovazione”. Circa 4 milioni e mezzo sono stati i fondi ricevuti dall’università. Mentre altri sono stati ottenuti grazie alla partecipazione al gruppo “Hamu” insieme alle altre università delle Marche e di quelle umbre e abruzzesi. La media di approvazione dei progetti presentati dall’UniUrb (42%) è superiore alla media nazionale (38%).

“Abbiamo iniziato una strada diversa rispetto al passato. A volte c’è resistenza al cambiamento, ma gli ostacoli vanno superati perché la nuova direzione ha portato risultati”

Il rettore Giorgio Calcagnini

Nel 2023 approvati 74 progetti nei bandi Prin (di “rilevante interesse nazionale”) con budget di ricerca di 5,5 milioni di euro, secondo le cifre indicate dal rettore. Nell’edizione precedente (Prin 2020), erano appena 8.

Il rettore dell’Università di Urbino, Giorgio Calcagnini, agli Stati generali della ricerca

L’eccellenza di Urbino

L’Università di Urbino è in un trend positivo. A dimostrazione di questo, la nomina del Distum come “Dipartimento di eccellenza per il periodo 2023-2027″ da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Il riconoscimento è arrivato grazie al progetto “La forma delle muse: parola e immagine”. Il Ministero ha assegnato un finanziamento di quasi sei milioni di euro grazie al quale verranno costruite nuove strutture di ricerca. Ad avvantaggiarsi delle infrastrutture non saranno solo i docenti del Distum, ma anche quelli di altri dipartimenti. Questo risolve in parte il problema evidenziato da Orazio Cantoni, Prorettore alla Ricerca, che nel suo intervento ha detto: “Per fare ricerca servono le strutture”.

La premiazione

Durante l’evento c’è stata la nomina ad “Ambasciatore Accademico” dell’Università di Urbino di Flavio Vetrano, professore onorario di Fisica operativo nella città marchigiana dal 1972, da parte del rettore per le sue “capacità di inserire Urbino nei circuiti di ricerca internazionale”.

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