Urbino, un teatro sociale per combattere il bullismo. Il progetto dell’Uniurb

di CRISTINA R. CIRRI

URBINO – Nelle Marche il fenomeno del bullismo interessa un bambino o ragazzo su quattro. Il 25% dei ragazzi, infatti, compie o subisce atti violenti da coetanei più di una volta al mese. L’Università di Urbino si è attivata per combattere il fenomeno con un progetto dal titolo “Prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo”, presentando il risultato questa mattina a Palazzo Bonaventura.


Uno dei disegni delle scuole che hanno partecipato al progetto
“Prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo”

I ragazzi marchigiani degli istituti secondari di primo grado di Pesaro, Lucrezia, Polverigi, Offagna e Sassocorvaro hanno partecipato a laboratori di teatro sociale organizzati dalle scuole e dalla Regione Marche, con lo scopo di contrastare e prevenire il bullismo. Gli alunni recitando si sono immedesimati sia nel bullo che nella vittima per comprendere le sensazioni e i disagi che si generano in queste situazioni.

Il laboratorio espressivo-teatrale è stato guidato dal regista Vito Minoia che ha raccontato al Ducato come hanno vissuto gli alunni l’esperienza teatrale: “I ragazzi hanno accolto benissimo la proposta, perché si trattava di qualcosa di ‘nuovo’. Hanno messo in gioco idee e storie di bullismo spesso realmente accadute, che sono state riesaminate ed approfondite coinvolgendo anche il pubblico in sala in una riflessione collettiva”.

Il rettore Giorgio Calcagnini con i docenti Angela Genova, Rosella Persi e
Fabio Musso

Intervenuto all’evento, il rettore Giorgio Calcagnini ha spiegato come il bullismo non sia un tema circoscritto agli adolescenti ma qualcosa che riguarda anche universitari che almeno anagraficamente sono adulti: “Spesso ci capita di ricevere richieste di supporto dai ragazzi delle varie facoltà e questo fa comprendere come il fenomeno sia molto più complesso di quello che sembra”.

Uno dei disegni delle scuole che hanno partecipato al progetto
“Prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo”

La professoressa Angela Genova, docente in sociologia generale e responsabile del progetto, ha detto al Ducato: “Abbiamo deciso di agire con delle attività specifiche, in particolare ci siamo serviti del teatro sociale in cui i ragazzi sono diventati i protagonisti di un percorso di ascolto e di riflessione che gli ha permesso di acquisire delle conoscenze diverse sul bullismo”.

Nell’ambito delle attività formative sono stati realizzati 10 pannelli che raccolgono disegni e frasi e che verranno esposti in una mostra che si svolgerà nelle scuole coinvolte a partire da marzo. Lavori che sono stati raccolti in un video della durata di circa 2 minuti.

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