Urbino set cinematografico, arriva il film su Pasquale Rotondi

Le riprese del film "Pasquale Rotondi. Un eroe italiano". Qui l'attore Antonio Di Matteo e il regista Roberto Dordit
Di ANDREA BOCCHINI

URBINO – Ciak si gira. Il set? Urbino ma non solo. E il film è Pasquale Rotondi. Un eroe italiano. Mentre le riprese sono iniziate la scorsa settimana e dopo la prima tappa a San Marino, il film è arrivato anche nella città ducale e nei comuni attorno: Sant’Angelo in Vado, Sassocorvaro, Carpegna, Frontino, Pietrarubbia, Belforte all’Isauro, Urbania, fino al capoluogo. E proprio davanti al Palazzo Ducale, ieri, le luci, le videocamere, le macchine d’epoca e gli attori hanno richiamato una gran folla di curiosi tenuti, però, distanti ed in silenzio durante le riprese.

Le auto d’epoca sul set cinematografico.

La pellicola, prodotta da Qualityfilm, ripercorre le vicende del soprintendente alle gallerie e alle opere d’arte delle Marche, Pasquale Rotondi, che durante l’operazione salvataggio, organizzata dal ministro dell’Educazione Giuseppe Bottai, nel 1939, salvò migliaia di opere d’arte nascondendole nei territori del Montefeltro.

Rotondi dev’essere fatto conoscere

Una storia per certi versi “sconosciuta” a molti, spiega il regista Roberto Dordit, in un’intervista rilasciata a San Marino tv, e proprio per questo motivo l’obiettivo della produzione è quello di “diffonderla facendola conoscere a più persone possibili”.

L’allestimento del set cinematografico davanti al Palazzo Ducale.

A Urbino, che bellezza!

Rotondi può essere definito un “Monuments man, termine che viene usato per chi, come lui, ha salvato più di dieci mila opere”, spiega al Ducato Mariella Li Sacchi, produttrice del film. Necessità è quella di raccontare questa storia: “Fino adesso si è solo parlato di eroi di altre nazioni che hanno salvato opere d’arte e noi (italiani) ne abbiamo uno che ne ha salvate oltre dieci mila – continua Li Sacchi – Ci siamo documentati molti, abbiamo parlato con sua figlia che vive a Genova la quale ci ha raccontato aneddoti della vita privata di Rotondi che abbiamo inserito all’interno del film. Abbiamo fatto rivivere la storia di Pasquale Rotondi”, conclude Li Sacchi.

E sulla scelta del set tra le colline urbinate e del Montefeltro, Li Sacchi non trattiene l’entusiasmo: “Mi sento onorata di poter girare qui. Non so quali altri film siano stati ambientati ad Urbino, visto con gli occhi di chi fa film, il Montefeltro è una terra molto fotogenica”.

I luoghi del film

Le riprese, che dureranno cinque settimane, avranno come altre location il Palazzo dei Principi di Carpegna, la Rocca di Sassocorvaro, i territori di Belforte all’Isauro, per gli esterni i paesini di Pietrarubbia e Frontino. Poi ancora Palazzo Mercuri, Palazzo Grifoni Nardini e la chiesa di Santa Caterina delle Bastarde a Sant’Angelo in Vado, gli esterni dell’ex convento di San Giovanni Battista ad Urbania e il Palazzo della Prefettura di Pesaro. Il centro di Urbino con Palazzo Ducale e Villa Tortorina. Mentre a San Marino, il film ha toccato il centro storico: Piazza della Libertà, Piazza Domus Plebis, Contrada del Borgoloto e Passo delle Streghe.

Sul set, ieri, l’attore Antonio Di Matteo che interpreta l’autista di Pasquale Rotondi. Mentre, oggi, le riprese, continuate a Urbino (in via Bonconte da Montefeltro) hanno visto l’attore Simone Liberati che interpreta il ruolo del protagonista ed eroe italiano Rotondi e l’attrice Lia Grieco a cui è affidato il ruolo della moglie Zea Bernardini.

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