Campionato nazionale lingue, i vincitori della 14esima edizione

I vincitori della 14esima edizione del Campionato nazionale delle lingue
di ANNALISA GODI

URBINO – Un bambino che dà le spalle a un orsacchiotto che piange, un uccello che osserva il labirinto sotto di sé in mezzo al quale c’è una crisalide che sta per dar vita a una farfalla e un bambino che sale delle scale di cristallo. Queste le tre carte su cui i partecipanti al 14esimo Campionato nazionale delle lingue tenutosi ieri e oggi a Urbino hanno basato i loro racconti, in spagnolo, francese, inglese e tedesco. Rispettivamente i primi premi sono andati a Lorenzo Bugatti (Jesi in provincia di Ancona), Benedetta Pizzichemi (Vimercate in provincia di Monza e Brianza), Sara Righi (da Pesaro) e Riccardo Catanzaro (Legnano in provincia di Milano).

I primi tre classificati di ogni lingua riceveranno un assegno nel caso in cui decidessero di studiare all’Università di Urbino il prossimo anno, ma ancora non hanno le idee chiare. Riccardo Catanzaro vorrebbe studiare economia internazionale in un ateneo della Germania, mentre Isabella Della Torre (terza classificata in francese, da Oderzo in provincia di Treviso) ha passato lo scorso anno scolastico in Francia e parlare quotidianamente la lingua l’ha aiutata a migliorare. I suoi progetti per il prossimo anno: studiare cinema o letteratura Oltralpe. Giovanni Di Rocco (terzo classificato in inglese, da Agrigento) dice che la sua passione è la biologia ma non ha ancora deciso dove studierà. Shamari Li Pomi (seconda classificata in spagnolo, da Veneria Reale in provincia di Torino) sta pensando di studiare lingue e sta valutando se venire a Urbino e sfruttare la borsa di studio.

“Il livello dei partecipanti alla competizione è molto alto” affermano Irene Alcantara e Jerome Cazenave, responsabili delle prove di spagnolo e francese, entrambi madrelingua, “La loro capacità di linguaggio è veramente buona e alcuni studenti della magistrale non scrivono così bene. Abbiamo notato che in tutte le lingue i ragazzi hanno proposto dei temi tristi, alcuni sul lutto e sulla guerra, forse per la situazione attuale che c’è nel mondo”.

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