La formazione teatrale a Urbino- Fai il tuo teatro!

di ROBERTA ROTELLI

URBINO-  Dal Sogno di una notte di mezza estate al Don Chisciotte, passando per Mobydick: le vie di Urbino dal 1 luglio a oggi, sabato 10, si sono popolate di attori che nelle piazze quasi ogni sera hanno messo in scena uno spettacolo diverso, inserito all’interno del Festival Urbino Teatro Urbano. Ma il teatro non è solo dialogo con il pubblico: Urbino ha ospitato in questi giorni più di 150 operatori teatrali provenienti da tutta Italia e 44 giovani compagnie, arrivate in città per fare formazione, guidate dai migliori maestri del settore. Grandi nomi nell’ambito della scenotecnica, illuminotecnica e macchinismo teatrale, quali Stefano Perocco, Francesco Mentonelli e Stefano Moroni, e docenti illustri, quali Giorgio Testa, Giuseppe Antelmo e Mimma Gallina, hanno trattato temi quali la formazione del pubblico e l’organizzazione teatrale.

La formazione gratuita

Il Centro teatrale universitario di Urbino Cesare Questa in collaborazione con l’Università di Urbino, il Comune di Urbino, l’Erdis e altre realtà locali ha bandito a livello nazionale una rassegna di laboratori e workshop gratuiti, finalizzati alla formazione di figure professionali che lavorano nel backstage. Michele Pagliaroni, direttore artistico del Festival Urbino Teatro Urbano, in una intervista al Ducato spiega le origini del progetto di formazione teatrale ‘Fai il tuo teatro!’: “L’idea nasce nel 2019 per rispondere all’esigenza concreta di molti giovani di lanciarsi nel panorama artistico teatrale italiano con nuove formazioni, in un’avventura indipendente. Per questo abbiamo bandito a livello nazionale una rassegna di workshop gratuiti, finalizzati alla formazione di figure professionali che si occupano della messa scena da ‘dietro le quinte’”. I locali dell’ Urbino Jazz Club, il Cinema Teatro Ducale e l’Università in questi giorni si sono trasformati in palcoscenici e hanno accolto le compagnie e le associazioni teatrali provenienti da tutta Italia.

I bambini si formano con la scuola, gli adulti con il teatro”

Cita Aristofane Pagliaroni quando racconta la scoperta della vera identità del Festival: “Nel 2020 abbiamo capito qual era la vera essenza della rassegna teatrale” – dice Pagliaroni al Ducato – “e l’abbiamo trovata nella formazione. Volevamo dare un supporto concreto e allo stesso tempo morale  ai giovani che vogliono lanciare un’iniziativa culturale nel loro territorio, ma sono spaventati dai molti ostacoli iniziali che si incontrano. Da questa esigenza di collaborazione e solidarietà nasce la volontà di promuovere un bando nella città di Urbino, finanziato dal Comune, per permettere ai nuovi collettivi e alle realtà teatrali italiane emergenti di fare rete e di affrontare insieme le difficoltà che si incontrano durante il percorso di crescita”.

La voci dei protagonisti

La compagnia teatrale Anomalia é una dei vincitori del bando e ci racconta la sua storia. “Tutto nasce durante il secondo lockdown”, dice Antonio Filicaia, uno dei fondatori del collettivo. E cosa poteva esserci di più assurdo di pensare di fondare una compagnia teatrale quando non ci si può vedere e i provini per i casting si svolgono solo online? Un’idea anomala forse, ma a quanto pare azzeccata. L’impossibilità di vedersi e di provare fa scattare in questo gruppo di attori l’esigenza di creare qualcosa di nuovo per la loro città e per il sud. 

Vengono da Molfetta, in provincia di Bari: sognano di organizzare un festival culturale nel loro territorio e di creare una compagnia che riesca a collaborare con le altre realtà teatrali limitrofe. Dieci anni di teatro amatoriale alle spalle e il desiderio di scoprirsi, evadere e definirsi come professionisti, e non solo come persone, tramite il palcoscenico.

Davide Petruzzella, Antonio Filicaia, Lara De Pasquale, Rossana Ventura, Marcella Bellifemine e Claudia Cirilli hanno vinto le selezioni con il loro progetto ‘Linee di dialogo’, un omaggio alla comunicazione e alla solidarietà tra artisti. “All’inizio il teatro era per noi un passatempo – dice Lara De Pasquale al Ducato -, poi ci siamo resi conto che potevamo mettere a frutto la nostra esperienza e pensare di fare qualcosa di buono per il nostra terra e per i giovani. Così è nata Anomalia.”

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