Suicidio assistito, l’addio di Fermignano a Fabio Ridolfi. Oggi inizia sedazione profonda

di EMILIA LEBAN e CECILIA ROSSI

URBINO – Piazza Garibaldi, al centro di Fermignano, è piena di gente. La cittadinanza si è riunita per un saluto pieno di affetto a Fabio Ridolfi, che da 18 anni è costretto a letto da una tetraparesi che non gli permette di fare nessun movimento se non quello degli occhi. “Vogliamo dimostrargli che la città gli vuole bene”, dice al Ducato il sindaco di Fermignano, Emanuele Feduzi. Sanno che manca poco. Tra poche ore, Fabio Ridolfi potrebbe revocare il consenso all’alimentazione e all’idratazione artificiale, secondo quanto riporta l’Ansa, già oggi, 13 giugno, dovrebbe iniziare la sedazione profonda. In altre parole, si lascerà morire. Ad aiutarlo a sopportare la sofferenza fisica sarà un lungo sonno: la sedazione profonda e continua. “Non siate tristi, questo è quello che Fabio vuole e per il quale ha combattuto mettendoci la faccia”, sono le parole di consolazione di Andrea Ridolfi, fratello di Fabio.

Fermignanesi riuniti in piazza per salutare Fabio. Foto di Matteo Mainardi

“Speriamo che la lotta di Fabio serva ad aiutare chi è nella sua condizione”

Banchetto per le firme per la legalizzazione dell’eutanasia. Foto di Matteo Mainardi

L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Fermignano insieme all’Associazione Luca Coscioni: tra le tante persone è presente anche Matteo Mainardi, che dal 2013 coordina la campagna per l’eutanasia legale nell’associazione.  Alla serata, in una panchina di fronte al municipio, c’è anche un banchetto per la raccolta firme “per un appello al Parlamento per richiedere l’approvazione della legge sul fine vita”, precisa al Ducato Mainardi. “Questa serata è importante perché spesso certe situazioni non le sentiamo nostre finché non le abbiamo vicine, nel nostro paese” sottolinea Beatrice Dell’Onte, consigliera comunale con incarico alle Politiche giovanili e alla Comunicazione istituzionale.

“Il messaggio che si è voluto lanciare è che Fermignano e tanti altri paesi vicini – presenti stasera con le loro istituzioni – ci sono, nella speranza che la lotta di Fabio serva per aiutare tante altre persone bloccate nella sua stessa situazione e che magari non vogliono esporsi per mille motivi, ma gli spetta comunque poter fare questa scelta”, aggiunge Dell’Onte.

La storia di Fabio Ridolfi

“Ricordo quando vedevo Fabio andare in giro con le magliette dei suoi gruppi rock/metal preferiti. E di come, da un giorno all’altro, non l’ho visto più”, ricorda Feduzi. Da 18 anni, Ridolfi non cammina più per le strade di Fermignano. Una sera, mentre era a cena con la famiglia, ha avuto un malore improvviso. Ridolfi ha subito una rottura dell’arteria basilare e da quel giorno è stato costretto a esprimersi solo col movimento dei suoi occhi: li indirizza su uno schermo e con un puntatore oculare scrive ciò che non riesce a dire a voce.

SUICIDIO ASSISTITO – La storia di Fabio Ridolfi che ora chiede di morire

Ridolfi chiedeva di poter accedere al suicidio assistito, ma i suoi appelli sono rimasti inascoltati per molto tempo. Il parere favorevole del comitato etico è arrivato con 40 giorni di ritardo e per giunta incompleto. Mancava l’indicazione del farmaco mortale e le modalità d’uso. A nulla è servita la diffida nei confronti dell’Azienda sanitaria delle Marche (Asur). A questo punto la scelta di sospendere l’alimentazione artificiale è stata inevitabile.

Presto Ridolfi procederà prima con una sedazione blanda per poterlo trasportare all’hospice di Fossombrone e solo una volta in struttura gli verrà somministrata la sedazione profonda.

Striscione in piazza degli ultras di Fermignano per Fabio Ridolfi. Foto di Beatrice Dell’Onte

“Rispetto X Fabio”

Oltre alla musica, il calcio è sempre stata la sua grande passione. Tifosissimo della Roma, Ridolfi non si è perso l’ultima partita che ha fatto diventare la sua squadra del cuore campione d’Europa. E così anche gli amici “del calcio”, che con lui seguivano tutte le partite, hanno voluto contribuire al saluto, appendendo uno striscione: “Rispetto X Fabio”. La scritta campeggia sulla piazza, a pochi passi dal municipio. Impossibile non notarla, anche solo passando con la macchina in centro. È la manifestazione di affetto di un paese, che non può fare a meno di stringersi intorno alla volontà di un proprio concittadino.

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