Marche, i fondi per il sisma non finiscono a mostre e mercatini. Il fact-checking

La classificazione sismica dei comuni delle Marche
di CLARISSA CANCELLI

URBINO – I fondi aggiuntivi europei stanziati per le aree colpite dal terremoto delle Marche del 2016 non saranno utilizzati per finanziare le mostre del 2019 a Urbino. In particolare la Mostra “Da Raffaello a Raffaellino del Colle” a cura di Vittorio Sgarbi, prevista per marzo.

“Verranno usati i fondi regionali stanziati dalla legge di previsione di bilancio 2019-2021 e non quelli dati dalla Comunità europea per le aree colpite dal sisma” ha detto l’assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Moreno Pieroni. “Al di là della valorizzazione di Raffaello, per noi diventa strategico utilizzare questo momento per mantenere alta l’attenzione e quindi la promozione e l’accoglienza turistica della Regione Marche all’estero”.

Il chiarimento sulla destinazione dei fondi si è reso necessario dopo le polemiche suscitate da parte di tre parlamentari del Movimento 5 stelle sulla delibera 20/2019 della Giunta regionale. Patrizia Terzoni, Maurizio Cattoi e Martina Parisse hanno accusato la Regione di aver usato illecitamente i fondi europei per interventi al di fuori delle zone terremotate. Secondo i 5 stelle quegli stanziamenti sono unicamente riservati ai Comuni dell’area del cratere.

La delibera 20/2019:

“Leggo le dichiarazioni dell’assessore Pieroni sulla questione dei mercatini di Natale 2019 del pesarese, non colpito dal sisma, finanziati con i fondi europei per le aree del cratere. Lui parla di fondi regionali. Peccato che a smentirlo seccamente è la stessa delibera che ha approvato […] in cui si cita espressamente la spesa dei fondi del programma comunitario ‘Fondo di Sviluppo Regionale’ (e qui non si intende che sono fondi regionali, ovviamente; è un programma comunitario destinato allo sviluppo delle regioni cofinanziato da Ue per 124 milioni e Stato per altri 124 milioni) – Fesr dell’Asse 8” ha detto Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

Le cifre nero su bianco

A pagina 2 della delibera si fa riferimento al “Brand Marche”, con l’obiettivo di promuovere non solo la parte del territorio colpita dal sisma, ma tutta la Regione. E per farlo è previsto l’utilizzo anche di quella parte dei Fondi europei per lo sviluppo regionale (Fesr) che l’Europa ha destinato ai comuni del cratere sismico. Questo ha fatto saltare sulla sedia i parlamentari 5 stelle.

Ma le cose non stanno esattamente così. Per fare chiarezza bisogna leggere il piano Por Fesr per le Marche (275 pagine), quello che prevede risorse in più per 248 milioni di euro che l’Unione europea indirizza per il rilancio delle zone terremotate. Ma c’è scritto anche che si possono usare quei soldi per turismo, patrimonio culturale ed eventi, fuori dal cratere in comuni in classe sismica 1 e 2. Praticamente tutte le Marche a eccezione di un tratto di costa vicino al confine con l’Abruzzo.

A spiegarlo è lo stesso assessore Pieroni: “Per i presepi natalizi del pesarese, per esempio, sono previsti fondi regionali, stanziati nel bilancio ordinario. I fondi aggiuntivi europei del sisma (aggiuntivi rispetto a quelli messi dal governo per le aree del cratere) sono 248 milioni dati dall’Unione europea. Di questi, 7-8 milioni sono quelli decisi per la promozione. Ad oggi abbiamo speso 3 milioni. Ma oltre alle zone terremotate, ci siamo impegnati a valorizzare tutti gli altri territori. Il motivo è semplice: rispetto alle altre regioni (Lazio, Umbria e Abruzzo) il sisma del 2016 è stato percepito come  il “terremoto delle Marche” e non di singoli comuni. È chiaro che, se vogliamo promuovere la Regione, dobbiamo riportare i turisti nel territorio marchigiano percepito come tale e non solo nelle aree colpite dal sisma, che oggi purtroppo hanno ancora scarsa presenza di strutture ricettive, nonostante nel 2018 siamo già riusciti a ripartire con il 20% in più rispetto al 2017″.

“L’equivoco nasce perché si pensa che i fondi del sisma servano per finanziare tutto il piano contenuto nella delibera regionale. Noi avevamo l’esigenza di presentare una proposta completa e complessiva per capire le azioni che si stanno portando avanti. Poi man mano che si matureranno le iniziative, queste verranno finanziate. Per i famigerati mercatini di Natale di Pesaro, c’è il decreto dell’anno scorso che li finanzia. La stessa cosa verrà fatta per quest’anno e non certo con i fondi europei destinati al sisma. La delibera serviva per impegnare quei 3 milioni e mezzo che altrimenti sarebbero andati persi” così Raimondo Orsetti dirigente del servizio Sviluppo e Valorizzazione delle Marche.

Nella delibera si conferma l’importo complessivo per la promozione del territorio marchigiano: in tutto poco più di cinque milioni, di cui circa tre milioni e mezzo, secondo quanto specifica Pieroni, dai quei fondi aggiuntivi europei del Por (Programma operativo regionale). L’altro milione e mezzo verrebbe dalla spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

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