Ceriscioli: “rischio contagi verso il sud delle Marche, se non si rispettano le regole”

Il presidente delle Marche Luca Ceriscioli
di MARIA LETIZIA CAMPARSI

URBINO – La provincia più colpita dal Covid-19 nelle Marche è Pesaro e Urbino, la provincia più a Nord, ma a far preoccupare ora sono le altre province: se non si rispettano le regole i contagi continueranno a spostarsi verso Sud come sta accadendo ora. È questa la principale preoccupazione del presidente della Regione Luca Ceriscioli che oggi, 29 marzo, è stato intervistato a Skytg24.

“Oggi la provincia di Ancona – sottolinea Ceriscioli – fa segnare picchi importanti sui positivi e sui malati e anche la zona Sud sta crescendo con un ritmo del 10% di positivi in più al giorno. E’ una situazione per cui si sta spostando l’attenzione sempre di più verso il sud della Regione. L’aiuto più grande che i cittadini posso dare ai sanitari, che stanno combattendo una grande battaglia, è quello di non ammalarsi e per non ammalarsi non bisogna stare vicini e occorre rispettare le regole igienico-sanitarie”.

Il problema è che le regole vengono rispettate meno nella parte più a sud della regione e in questo modo il contagio si diffonde velocemente. “Nelle zone più colpite il rispetto dell’ordinanza è molto elevato – continua il presidente delle Marche – ma c’è a breve distanza chi ha dei comportamenti ancora sbagliati. Ieri mi segnalavano un affollamento in un supermercato con persone che non rispettavano le regole. In queste settimane è cresciuta molto l’attenzione e vorrei che fosse allo stesso livello ovunque”.

Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare delle persone in quarantena, Ceriscioli ha spiegato che “sono state organizzate delle unità operative ogni 50mila abitanti che vanno a visitare i malati a casa, potendo così iniziare le cure a domicilio. Perché abbiamo visto che prima si iniziano le cure e meglio è e poterlo fare a casa dà rassicurazione a chi vive la malattia”.

Per quanto riguarda i tamponi, la scelta della Regione è stata questa: a sud, dove i numeri sono contenuti, cercare gli asintomatici per mettere un freno all’espansione; nella zona più a nord, più tamponi per chi lavora in sanità, nelle forze dell’ordine, per chi deve continuare a lavorare a contatto con le altre persone”.

Anche Ceriscioli dovrà sottoporsi al tampone tra qualche giorno: “Spero di essere negativo, finora non ho avuto sintomi”.

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