Covid, titolare Caffè del Sole: “Frasi contro green pass? Atto di protesta”

di MARIA ELENA MARSICO

URBINO – La lavagnetta fuori dal locale riporta ancora le frasi contro il green pass scritte con il gessetto bianco, su entrambe le facce della tavola. Jacopo Celi, gestore del Caffè del Sole, parla di un atto di protesta, di “una battaglia” che sta conducendo “da agosto”, nonostante le sette sanzioni ricevute per non aver esibito il green pass alle autorità.

Una “provocazione” che ha anche provocato l’intervento della polizia. Gli agenti, secondo quanto racconta il gestore del Caffè del Sole, gli avrebbero chiesto di rimuovere la scritta. Celi precisa: “Non sono mai stato intimidito dalle forze dell’Ordine, come alcuni hanno scritto. Gli agenti sono stati, invece, molto cordiali”.

Contattato dal Ducato, il capo di gabinetto della Questura di Pesaro Antonio Sguanci non commenta l’accaduto. Fonti bene informate vicino alla Questura riferiscono che la frase relativa al mancato controllo del green pass ha fatto scattare un controllo all’interno del locale per verificare la corrispondenza tra quanto scritto e quanto effettivamente vi avveniva.

“Raccomandiamo alla gentile clientela di non smettere di vivere per paura di morire” e “In questo esercizio si disapplica qualsiasi normativa relativa all’utilizzo o alla richiesta di green pass”: sono queste le frasi scritte sulla lavagnetta che hanno fatto scalpore a Urbino e anche fuori.

Secondo Celi, i poliziotti avrebbero esagerato “a censurare le parole”, perché “non si trattava di un’azione violenta o d’una minaccia”: “Qui non si discrimina nessuno. Della dicotomia tra vaccino e non vaccino a me non interessa assolutamente nulla. Credo che ognuno sia libero di fare quello che ritiene più giusto per sé stesso e quello che ritiene lo protegga di più” racconta Celi al Ducato.

La frase sul green pass è la “provocazione”. La prima, che viene condivisa di più, è, secondo Celi, “un messaggio di speranza”. Il Caffè del Sole viene visto a Urbino come il locale “no vax”, ma Celi non ci sta. “Non esiste. Abbiamo vissuto tutti la pandemia, l’abbiamo subita tutti”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi