Omofobia, Latini: No teoria gender a scuola. Arcigay: Posizioni discriminatorie

URBINO, 17 MAG – L’assessora all’Istruzione della Regione Marche, Giorgia Latini, ha chiesto al ministero dell’Istruzione di ritirare la circolare, inviata in occasione della giornata internazionale contro l’omobitransfobia, in cui “si invitano docenti e scuole di ogni grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani”. All’assessora ha risposto Arcigay Pesaro-Urbino, definendo le posizioni di Latini a sua volta discriminatorie.

La vera discriminata secondo Latini è la famiglia, dal momento che “dietro la lotta contro le discriminazioni si nasconde in realtà la volontà di propagandare la teoria gender tra bambini e ragazzi. Un timore condiviso da tutti coloro che non vogliono vedere introdotti tra i banchi, surrettiziamente, i principi contenuti nel Ddl Zan, peraltro già bocciato in Parlamento”.

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All’assessora regionale (quota Lega) ha risposto Giacomo Galeotti, presidente di Arcigay Pesaro-Urbino: “Siamo dispiaciutɜ di contraddirle l’assessora Giorgia Latini nell’affermare che la “teoria del gender” non esiste. Si tratta di un’invenzione manipolatoria con il preciso scopo politico di dare argomenti a conservatori reazionari contrari ad ogni allargamento dei diritti civili e umani”, ha affermato Galeotti. “La propaganda no-gender usa il concetto di “natura” per imporre un ordine immaginario che non c’è: non ha senso antropologicamente parlare di famiglia naturale”, ha continuato. “Le tipologie di famiglie sono molteplici e cambiano nel tempo e nello spazio. Perché non includerle tutte invece che eleggerne una come giusta e discriminare le altre?”

emm

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Enrico Mascilli Migliorini
Irpino innamorato del mare parlo solo e volentieri di musica. Nasco nel 1994 e mi laureo in Storia con una tesi sulla censura e il primo catalogo dei libri proibiti nella triennale a Firenze. Nella tesi di laurea magistrale a Bologna studio il popolo rom, detto zingaro, diventato parte integrante della mia vita soprattutto grazie al progetto CNR-UE Municipality 4 Roma.

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