Scuola, voglia di normalità. A settembre si riparte con nuove regole Covid e rincari

di SARA SPIMPOLO

URBINO – Ritorno alla normalità. Queste le parole chiave che segnano la ripartenza dell’anno scolastico, per le Marche fissato al 14 settembre. “La scuola riapre tornando a tre anni fa, a prima del Covid”, spiegano dirigenti scolastici e insegnanti. Per gli istituti superiori cade l’obbligo di mascherine e si torna in presenza al 100 per cento. La tanto discussa didattica a distanza non ci sarà più: in caso di positività gli studenti e le studentesse resteranno in isolamento a casa e risulteranno assenti come per qualsiasi altra influenza, tornando in classe dopo un tampone negativo.

Voglia di normalità

“Si vuole garantire un ritorno a una vita più serena e tranquilla – spiega la dirigente scolastica del Liceo artistico Scuola del Libro di Urbino, Bianca Maria Pia Marrè – Anche se bisognerà ancora prestare attenzione in caso di sintomi”. Chi ha strumenti per rilevare la misurazione automatica della temperatura all’entrata, come la Scuola del Libro, continuerà a usarli. Così come sanificarsi regolarmente e arieggiare le aule resterà indicativo.

“Misure brevi e chiare. Per il resto torna tutto al pre-Covid, compresi viaggi d’istruzione, soggiorni linguistici e gemellaggi”, dice al Ducato Federica Ciaroni, docente del Liceo Baldi. “Le regole sono quelle che viviamo nella quotidianità – continua la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Pascoli, Carla Campogiani – I nostri alunni sono già a scuola sia a Urbino che a Gallo con il piano estate. Abbiamo ricevuto il vademecum del ministero della Salute e dobbiamo essere pronti, ma per ora ci stiamo godendo la ripresa della socialità per i bambini”.

Il docente che non c’è

Negli istituti superiori i docenti si riuniscono per i consigli di classe e d’istituto, ricevono indicazioni sul nuovo anno e si confrontano sulla ripartenza. In quelli inferiori si preparano striscioni di benvenuto e cartelloni per il primo giorno di scuola. La macchina attorno all’istruzione è già in movimento, ma resta qualche incertezza: si parla in questi giorni di cattedre scoperte e assenza di docenti, e anche se a Urbino non si può parlare di vera emergenza, qualche situazione resta ancora da definire.

All’interno del Liceo artistico Scuola del libro. Foto Sara Spimpolo

“Ci mancano circa otto cattedre che devono essere nominate (dall’Ufficio scolastico regionale, ndr) più quelle del nostro corso serale di grafica”, dice la dirigente del Liceo artistico. Anche all’Itis manca qualche nomina, “soprattutto quelle tecnico scientifiche che sono sempre difficili da coprire”, spiega il dirigente Sergio Brandi. La situazione è più difficile per la scuola primaria. “In Italia si trovano poche maestre formate – chiarisce la dirigente Campogiani del Pascoli – e in caso di supplenze si arriva a chiamare anche ragazzi che si stanno ancora laureando”.

Il costo della scuola

Dal lato delle famiglie un’altra incognita aleggia intorno alla ripartenza. Il prezzo di libri, quaderni, zaini e materiale da cartoleria in generale è aumentato in media del 7 percento in seguito all’aumento dei prezzi delle materie prime (soprattutto della carta, che raggiunge picchi del 30 percento in più) e dell’energia. Secondo il Codacons questo farà alzare il costo della scuola fino a 1.300 euro per studente.

La cartolibreria Raffaello. Foto Sara Spimpolo

La signora Anna, che preferisce comparire senza il cognome, è madre di due figli in età scolare, uno alla scuola elementare e uno al liceo. Secondo lei l’aumento è stato del 10 per cento almeno. “L’anno scorso avevamo speso sui 300 euro solo per i libri – racconta – quest’anno con una parte dei libri già comprati e l’altra presa nei negozi di usato siamo riusciti a risparmiare qualcosa. La cartoleria la compro nei supermercati, dove fanno delle offerte che rimborsano i materiali scolastici ogni tot di spesa. Si fa quel che si può, ma certo l’impatto su una famiglia è grande. Poi dobbiamo aggiungere l’abbonamento ai trasporti (più di 300 euro all’anno), lo sport…”.

“Una prima media arriva a spendere 300 euro solo per i libri di testo – conferma Maurizio Lonzi, proprietario della cartolibreria Raffaello – La carta sta subendo rincari per oltre il 30 percento, così come è aumentato anche il resto del materiale scolastico. Noi siamo riusciti ad acquistare a gennaio con un prezzo non particolarmente elevato, quindi cerchiamo di rinunciare a una parte del nostro rincaro per non andare a gravare ulteriormente sulle famiglie”.

Montefeltro libri. Foto Sara Spimpolo

“Tutte le ditte hanno aumentato del 5/10 percento già da Pasqua – dice Catia Bertuccioli, proprietaria di Montefeltro libri – Si alzano i costi di spedizione, soprattutto per l’artigianato d’eccellenza. Un blocco da disegno che vendevo a 12 euro ora lo vendo a 13,50, per esempio. Questi aumenti, perché ce ne saranno di nuovi, ammazzeranno ulteriormente i piccoli negozi che non hanno potere contrattuale”.

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