URBINO – Il pomeriggio della seconda giornata del Festival del giornalismo culturale, nella sala del Trono di Palazzo Ducale si è aperto con una riflessione sul giornalismo e la democrazia, per un’opinione pubblica informata. Con la direttrice di Qn Quotidiano nazionale, il Resto del Carlino, e il Giorno, Agnese Pini e la giornalista Rai Annalisa Bruchi. Con una lectio del professore di Relazioni Internazionali nella facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano, Vittorio Emanuele Parsi.
.@AnnalisaBruchi “Abbiamo abituato il telespettatore ad un certo linguaggio e ritmo che rende più complicato fare approfondimento e mantenere l’attenzione, nonché dare strumenti di comprensione” #fgcult23 pic.twitter.com/eQ2X0HvG6z
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. @AnnalisaBruchi “Molti politici preferiscono, ai confronti veri, andare sui social. Lo scenario è molto cambiato”.@fgcult #fgcult23 @GNMarche #democrazia #politica #giornalismo
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. @agnese_pini “Informarsi è un #sacrificio. Quello che mi preoccupa è che i giovani tendono a pensare che oggi comunicare sia la stessa cosa che #informare“@fgcult #fgcult23 #giornalismo #comunicazione #informazione #sapere #conoscere pic.twitter.com/yfGsxQDIeL
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.@giorgiozanchini “Visto che la democrazia è fragile se non informata, ce lo hanno detto prima @VEParsi1 e @agnese_pini, e bisogna dare la parola a ai competenti. Voi, colleghi giornalisti e con esperienza di direzione di testate,cosa fate per proteggere la democrazia?” #fgcult23 pic.twitter.com/pgV0kON0eU
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.@andreavianel “La sfida dell’informazione oggi si gioca sull’autorevolezza: sia di chi parla che di chi trova le fonti” #fgcult23 pic.twitter.com/AJcedPnhgX
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#AndreaMontanari “La democrazia vive di verità, ma qua l’è la capacità del discorso pubblico di riflettere i segmenti del mosaico sociale? I soggetti più deboli fanno fatica a entrare nel discorso pubblico, soprattutto i giovani”@fgcult #fgcult23 #giovani #informazione pic.twitter.com/I6x69t2hS5
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#AndreaMontanari “Qual è la capacità del discorso pubblico di riflettere gli interessi che compongono i vari segmenti sociali? Tutte le élite sono molto autoreferenziali e le fasce più deboli faticano ad entrarci, prima di tutto i giovani” #fgcult23 pic.twitter.com/JbkkIvXEnG
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“Siamo sicuri di aver davvero intercettato le tematiche delle nuove generazioni? Magari stando vicino a loro potremmo davvero ascoltarli e raccontare i loro punti di vista” lo ha detto @GiorgiaCardin al @fgcult #fgcult23 #giornalismo #nuovegenerazioni #informazione pic.twitter.com/gVcxMuiCVz
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.@andreavianel “Cosa deve fare il giornalista? Deve cercare di dare gli strumenti per raccontare la verità. La mia generazione non penso debba rincorrere i giovani. Arriveranno altri con altri linguaggi”@fgcult #fgcult23 #verità #giornalismo pic.twitter.com/oK0bI2p86b
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.@giorgiozanchini “Anche l’editoria deve fare i conti con un pubblico che è cambiato, che ascolta più TikTok che Pietro Citati” #fgcult23 pic.twitter.com/6JhNmqIEU8
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#MarcoVigevani “Non è vero che i giovani non si informano: lo fanno, ma su fonti diverse rispetto alle nostre generazioni e che spesso approfondiscono” #fgcult23 pic.twitter.com/zZgoFYwsQY
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La lectio di Vittorio Emanuele Parsi: George Marshall, la competenza e la democrazia
.@VEParsi1 ricorda come Marshall, nel suo discorso, della durata di 11 minuti, in occasione del conferimento di una laurea ad Harvard parlò dell’importanza dell’istruzione. #fgcult23 pic.twitter.com/B8QrXNAEvR
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. @VEParsi1 nella sua #lectio ha richiamato la figura di George Marshall. “Marshall ha posto l’accento sull’#educazione nella ricostruzione dell’Europa. Oggi invece dobbiamo spiegare agli europei perché dovremmo essere uniti nel continente”@fgcult #fgcult23 #educazione #europa pic.twitter.com/BDYBRusc1C
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. @VEParsi1 “In Italia non c’è stato mai un riconoscimento della #cultura. Abbiamo una tendenza al #conformismo“.#fgcult23 @fgcult #cultura #Italia
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#PieroDorfles “Negli ultimi anni si è moltiplicato il modello dei giornali di opinione, quelli che si basano di più sulla costruzione di una coscienza collettiva piuttosto che sul fare informazione” #fgcult23 pic.twitter.com/7xrOI2Sg2U
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“Il cane da guardia per chi sta parlando al microfono e per chi fa il giornalista è quello che si deve capire che si sta parlando a uomini e donne alla pari, non a discepoli”. Lo ha detto @VEParsi1 riprendendo Zarathustra di Nietzsche.@fgcult #fgcult23 #giornalista #competenze pic.twitter.com/49ual4tTxc
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. @VEParsi1 “La democrazia è il sistema più gentile che sia stato mai inventato. Se ci ricordiamo questo non è difficile impegnarsi per far sopravvivere la democrazia”.@fgcult #fgcult23 #democrazia #impegno #politica pic.twitter.com/5FEfUhxc0s
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Riflessione che continua con la giornalista Rai Giorgia Cardinaletti, Andrea Montanari e Andrea Vianello per discutere di notizie e approfondimenti. Dove e come li leggiamo. Il direttore del Censis, Massimiliano Valeri, interverrà riguardo alla dieta mediatica degli italiani con la lectio: “Una fotografia dei dati generali sulle notizie e gli approfondimenti”.
“La spesa destinata all’acquisto di smartphone nell’ultimo anno ha raggiunto gli 8,6 miliardi di euro. Si è risparmiato su tutto, compresi libri e giornali ma non sugli iPhone”
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Lo ha detto @MassiValerii al @fgcult #fgcult23 #rivoluzionedigitale #lettura #smartphone pic.twitter.com/6wUdkIbZkG
.@MassiValerii @FonteCensis “Vita online e offline sostanzialmente oggi coincidono. C’è un altro confine che segna l’attualità: fra ciò che è vero e quanto non lo è” #fgcult23 pic.twitter.com/E6rZWQfBA9
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.@MassiValerii @FonteCensis “Oggi in Italia legge almeno un libro all’anno il 40% degli italiani. Chi ne legge fino a 3 è il 24% della popolazione” #fgcult23 pic.twitter.com/HmE6bETVZT
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.@MassiValerii: “poco più del 40% delle persone legge almeno un libro nel corso dell’anno. Dato che resta basso anche tra le persone più istruite. Nessuna tecnologia è neutrale, essa anzi ci cambia a volte in meglio altre in peggio” @fgcult #fgcult23 #tecnologie #letture
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.@MassiValerii “Radio e tv mantengono un primato di credibilità da parte del pubblico che non viene riconosciuto al mondo della Rete e dei social. Ciò vale meno su argomenti come pandemia e guerra: è sintomatico della ricerca di verità alternative su temi dirimenti” #fgcult23 pic.twitter.com/6JExRLSq4y
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.@MassiValerii @FonteCensis “Dal 2008 al 2022 gli acquisti di libri e giornali sono calati del 37.4%”#fgcult23 pic.twitter.com/ajC0op8alS
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La necessità di storie: Rosella Postorino
È stata la scrittrice Rosella Postorino, dopo il saluto delle autorità, ad aprire la seconda giornata del Festival del giornalismo culturale 2023. L’autrice premio Campiello e nella cinquina dello Strega di quest’anno, ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “La traiettoria di un destino” e sarà poi intervistata dal condirettore del Festival, Giorgio Zanchini.
Ore 9.45
Accoglienza musicale a cura della piccola Orchestra Volponi
Saluto delle autorità
Magnifico Rettore dell’Università di Urbino Carlo Bo Giorgio Calcagnini
Assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi
Direttore della Galleria Nazionale delle Marche Luigi Gallo
Ore 10.15
Lectio magistralis di Rosella Postorino La traiettoria di un destino, con un’intervista di Giorgio Zanchini
.@rosellapost “Credo che la distrazione figlia della connessione continua non salvi dall’angoscia, ma la acuisca.
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Il libro, invece, è ciò che somiglia di più alla preghiera.
La fruizione di un libro e di un film è più di un gesto di consumo, è un gesto di fede” #fgcult23 pic.twitter.com/6DChoS1ecM
. @giorgiozanchini “La scrittura e la lettura servono ad affrontare il corpo che marcisce e l’assenza di Dio”@fgcult #fgcult23 #intervista #libri #lettura #scrittura
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. @rosellapost : “Quando io leggo sento che c’è una ‘comunità di lettori’ che è anche una comunità valoriale. Soffriamo assieme, piangiamo assieme”. @fgcult @GNMarche #fgcult23 #libri #valori #comunità #leggere pic.twitter.com/S9oIEwuGMe
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.@rosellapost “I romanzi sottraggono le storie individuali all’anonimato di un’etichetta” #fgcult23 pic.twitter.com/GzEIhzT71s
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“Con l’immagine di una bambina che legge su un muretto di cemento non levigato in un posto caldo – inizia la lectio di @rosellapost al #fgcult23@GNMarche @fgcult #libri #lettura #storia pic.twitter.com/n61nWqHQ4R
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.@rosellapost “L’unica verità della lettura è di non avere verità e la sua grandezza sta nell’ intestardirsi a cercarne” #fgcult23 pic.twitter.com/mXlUDxORBz
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Al @fgcult presente anche il Rettore dell’@uniurbit, Giorgio Calcagnini che cita Carlo Bo: “Io ho letto la mia vita, non l’ho vissuta”#fgcult23 #CarloBo #università #lettura #vita #libri @GNMarche pic.twitter.com/H2hjHLCVEL
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Di Architettura e fotografia si è parlato con il direttore dell’Isia di Urbino, Jonathan Pierini e Michele Smargiassi, autore del blog e della newsletterFotocrazia assieme al responsabile della comunicazione della Galleria nazionale delle Marche, Stefano Brachetti, all’architetto e critico Luca Molinari e all’artista e poeta Lamberto Pignotti.
.@fgcult Prosegue con l’incontro su
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“Immaginare spazi da scrivere e da abitare. architettura testo immagine” con Stefano Brachetti, @lucamolinari4, Jonathan Pierini, Lamberto Pignotti e Michele Smargiassi.#fgcult23 #scrittura #testo #immagini pic.twitter.com/H5SPEvu5MA
#LambertoPignotti “Oggi certi ambienti pubblicitari tendono, più che a far vedere, a creare comunicazione con l’utente.
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Ciò testimonia un recupero della parola sull’immagine, della verbalizzazione della comunicazione” #fgcult23 pic.twitter.com/Sy5tE0DB6k
Michele Smargiassi @Ilfotocrate
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“Da due secoli la fotografia è la memoria dello sguardo dell’uomo sullo spazio”#fgcult23 pic.twitter.com/IonSSJcsB9
.@fgcult Michele Smargiassi:”La memoria non conserva il tempo”. Poi cita Roland Barthes “La fotografia fa apparire nel presente un tempo passato. E un desiderio, non una memoria”.#fgcult23 #fotografia #memoria pic.twitter.com/akekNIQQX1
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.@fgcult “La fotografia ci promette qualcosa che non è in grado di mantenere. Però ci porta miniature di mondo che a noi piacciono perché è come tornare bambini e guardare i giocattoli di mondo” lo ha detto nel suo intervento Michele Smargiassi. #fgcult23 #bambini #fotografia pic.twitter.com/ySlATPdCUJ
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.@lucamolinari4 “In ogni spazio ognuno di noi vedrà una cosa diversa, leggendo quel luogo attraverso lenti personali, derivati da esperienze e cultura, sentendo risuonarvi qualcosa di sè”. #fgcult23 pic.twitter.com/t5vtIaLGuq
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#StefanoBrachetti “Lo spazio non è solo qualcosa che possiede tre dimensioni, ma contiene l’azione, ha significato simbolico e funzione di evocazione.
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Questi elementi possono essere ritrovati anche in oggetti tangibili concepiti non per essere spaziali” #fgcult23 pic.twitter.com/NaB7qv3A54
Ore 12.15
Premio giornalismo culturale. La critica del critico
[giuria: Roberta Bartoletti, Marica Bruno, Piero Dorfles, Roberto Fiaccarini, Giancarlo Laurenzi, Lella Mazzoli, Giorgio Zanchini]
Vince il premio “La critica del critico” del Festival del giornalismo culturale riservato ai giovani under 40 Michela A. G. Iaccarino #fgcult23 pic.twitter.com/GfmX0ekaPn
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A chiudere la seconda giornata del Festival, una tavola rotonda con Luigi Gallo, direttore della Galleria nazionale delle Marche, il responsabile della sezione arte-architettura de la Lettura,il supplemento culturale del Corriere della Sera, Stefano Bucci, l’archeologa Rosanna Cappelli, e il conservatore di arte antica, Yuri Primarosa.
#LuigiGallo direttore @GNMarche “Questo panel parla di come la lettura aiuti a capire l’arte e vuole raccontare quanto scriverne possa fare avanzare la ricerca artistica” #fgcult23 pic.twitter.com/p2BRH6Gr33
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.@buccisbucci (@La_Lettura) “Sul quotidiano raccontiamo la mostra in modo tecnico, invitando il lettore ad andare a vederla. Diverso è quanto facciamo su @La_Lettura dove facciamo connessioni di altro tipo, specie letterarie, cercando contaminazioni anche di linguaggi” #fgcult23 pic.twitter.com/hnvyW5yiLo
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#YuriPrimarosa “Il dovere che ha la ricerca storica è quello di non vedere gli artisti di tre-quattrocento anni fa con le lenti deformate del presente, ma anche di non rinunciare all’immaginazione. Si tratta di una sfida poetico-letteraria oltre che storico-artistica” #fgcult23 pic.twitter.com/348Cbv4oLO
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#YuriPrimarosa “Una mostra significa raccontare una #storia. Accanto a questa storia – visiva, ideologica, documentaria – occorre un doppio binario narrativo. Le storie se appassionanti catturano attenzione a chi di coloro non interessati” @fgcult #fgcult23 #storia #mostra #arte pic.twitter.com/fcq6MtLrxY
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