Economia, Cna: imprese in calo a Pesaro e Urbino. Segno più solo moda e macchine utensili. Export giù

Alexa Magnani, titolare della pasticceria Ducale


URBINO, 9 GEN. – Sono calate, nel 2023, le imprese attive nella provincia di Pesaro e Urbino. È quanto emerge dalla conferenza stampa del Centro Studi Cna della regione Marche sui dati Istat gennaio-novembre. Le imprese attive della provincia calano rispetto allo stesso periodo del 2022 di 1.024 unità (-3,0%), “un dato impressionante anche se meno negativo
rispetto al resto della regione Marche (-3,7%)” fa notare la Cna.

La flessione più importante riguarda soprattutto i settori cruciali di commercio e riparazione veicoli, dove il calo delle aziende si attesta al -4,0% (-5,5% per la regione), agricoltura (-5,1%; -6,0% nelle Marche), manifatture, trasporti (-4,0%; -5,5% per la regione), e ristorazione e alloggio (-2,1% ;-2,9% in regione). Male anche l’export: tra gennaio e settembre 2023 di -3,9% rispetto all’anno prima. Bene solo il settore dell’export della moda (+12,7%) e delle macchine utensili (+ 8,1%) , in contrasto con i dati regionali che invece sono in calo.

I dati sulla disoccupazione, in controtendenza con i numeri nazionali, prevedono nel trimestre che va da dicembre 2023 a febbraio 2024 una diminuzione delle assunzioni, soprattutto nelle attività manifatturiere e nei servizi turistici. Previste nel trimestre 7.530 assunzioni, 160 in meno all’anno scorso (-2,1%).

Chiaro l’appello alle istituzioni da parte della Cna: è necessario avviare rapidamente i progetti che sfruttino appieno le risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

c.r.


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