Discarica Riceci, Aguzzi: “Nessun accordo, Aurora soccombe” dopo il ritiro del ricorso al Tar

La discarica di Riceci. Credits: Corriere Adriatico
Di ANDREA BOCCHINI

URBINO – Sulla discarica di Riceci nessun passo avanti, forse un mezzo passo indietro, della Regione. Qualcosa però è successo: il ritiro del ricorso al Tar da parte della società Aurora (detenuta per il 40% da Marche Multiservizi). Ieri scadevano i 180 giorni concessi dalla Provincia di Pesaro e Urbino alla società di Rimini per rispondere alle osservazioni fatte dalla Regione Marche. Da quanto si legge sul Corriere Adriatico dell’11 gennaio, un accordo tra Regione e Aurora sembra esserci stato ma da Ancona l’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi smentisce: “Ma quale accordo? Non c’è nessun accordo. L’unica notizia è che Aurora soccombe rispetto a quello che voleva fare”.

Le osservazioni presentate dal Genio Civile Marche Nord rispetto al progetto della Aurora riguardavano “la tutela dei corsi d’acqua, la tutela dei crinali, la tutela dei versanti e aree in dissesto. Inoltre, al suo interno è quasi integralmente ricompresa un’area di versante avente una pericolosità elevata, oltre alla presenza di aree buscate”.

Aguzzi incalza sostenendo che la società sapeva benissimo che l’intento della Regione era quello di resistere: “Il Genio civile ha notato criticità ponendo ad Aurora delle questioni. Ma secondo la società molte osservazioni erano esagerate rispondendo con il ricorso al Tar”. Dalla Regione ora si attende che la società risponda “per giudicare se è più o meno sufficiente per avere un giudizio positivo”, conclude Aguzzi.

Il Ducato ha provato a mettersi in contatto con Aurora ma senza riuscire a ottenere chiarimenti: “C’è in corso un procedimento – dice l’amministratore delegato di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli e presidente di Aurora -. Penso che nella vita amministrativa degli enti o delle imprese le cose occorrano essere fatte solo con gli atti e non con gli articoli giornalistici”. Non è stato possibile, invece, raggiungere l’amministratore delegato, Simone Sammaritani.

La Provincia: prescrizioni della Regione alleggerite

Andrea Pacchiarotti, dirigente del servizio Ambiente della Provincia di Pesaro e Urbino, parla però di “uno scambio di corrispondenza fatto alla luce del sole”. Spiega che “il 3 gennaio scorso la Regione ha convenuto con la ditta che una parte delle prescrizioni avanzate dal Genio civile si potessero alleggerire, in particolare il monitoraggio dell’area. Una parte di questa documentazione modificata Aurora l’ha trasmessa alla Regione Marche mentre per l’altra c’è da aspettare”. Sarebbe questo “accordo” il motivo che ha convinto Aurora a ritirare il ricorso al Tar.

“Non mi risulta.. hanno detto che da una parte sono più plausibili ma nello stesso momento hanno detto che per giudicarle devono prima vedere le proposte che farà Aurora – è la controreplica di Aguzzi – E non escludono che anche dopo che avranno visto la proposta non pongano ulteriori prescrizioni.. mentre su un’altra parte sono proprio scettici che potranno proporre soluzioni sostenibili.”.

E questa mattina negli uffici provinciali lavoro ce n’era eccome perché, continua Pacchiarotti, “domani risconteremo la richiesta di Aurora per soddisfare le prescrizioni avanzate dalla Regione”. Sul compito della Provincia, aggiunge: “Dobbiamo sorvegliare la dialettica fra i due enti, siamo portatori delle richieste della ditta e i responsabili del procedimento finale. Il nostro compito è quello di accogliere gli apporti istruttori per arrivare, con tutti gli elementi utili, a una decisione”.

Ma a Riceci sono stanchi di non sapere come questa storia andrà a finire. “Ci è sembrato molto strano il ricorso al Tar (per poi ritirarlo) da parte di Aurora – spiega il presidente dell’associazione Diversamente Andrea Torcoletti -. E la Provincia, utilizzando un metodo tutto suo, non ha voluto pubblicare le osservazioni mosse dalla Regione né lo stato di avanzamento del Tar”. Sul progetto della maxi discarica, Torcoletti ha aggiunto: “I prossimi step saranno sicuramente diversi da quelli che ci aspettavamo. Ad Aurora verrà concesso un ulteriore tempo. Inspiegabile. Una decisione che conferma come alla Provincia abbiano dei modelli di funzionamento giuridico tutti loro”.

E dalla rete cittadina contro la costruzione dell’eco-mostro da 5 milioni di metri cubi non si hanno dubbi: “La nostra preoccupazione è quella che si voglia portare avanti la questione fino alle prossime elezioni – continua Torcoletti -. Aurora ha le idee chiare: costruire la discarica. Mentre i politici che si fanno fotografare sul sito di Riceci nei fatti non stanno facendo nulla”.

Articolo aggiornato alle 20.15 dell’11 gennaio con la controreplica dell’Assessore regionale Stefano Aguzzi

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