Gambini per il terzo mandato con Urbino città concreta: “No alla discarica a Riceci”

Maurizio Gambini, sindaco di Urbino, alla presentazione della candidatura per il terzo mandato
di CHIARA RICCIOLINI

URBINO – Un nuovo campo da golf a Le Cesane e 300 ettari di terreno per la costruzione di un albergo diffuso. Sì alla creazione di una discarica, “ma non a Riceci”. Queste sono le proposte di Maurizio Gambini, 64 anni, imprenditore agricolo, che ha ufficializzato oggi la sua candidatura per il terzo mandato da sindaco di Urbino. Gambini è primo cittadino di Urbino dal 9 giugno 2014 e il centrodestra lo sostiene compatto. È un fuoriuscito del Partito democratico ma ora gode dell’appoggio unanime di tutto il centrodestra: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, insieme ad Azione con Calenda, Udc, Civici Marche, la lista civica Liberi per Cambiare e il Movimento Urbino Città Ideale.

Con Federico Scaramucci, che guida il campo ampio del centrosinistra, e Maria Francesca Crespini, della lista civica ‘Futura a Urbino’, Maurizio Gambini è il terzo candidato sindaco in lizza in ordine di tempo.

“La discarica? No a Riceci”

Il tema caldo della politica urbinate arriva solo alla fine del suo discorso che ha tenuto in una sala piena in ogni posto al Collegio Raffaello: la discarica di Riceci. Afferma di essere d’accordo con la creazione di una discarica, ma non nella zona tra i comuni di Gallo e Petriano, smentendo le parole pronunciate solo pochi giorni fa in Commissione ecomafie a Roma: “Dieci anni fa mi sono insediato con la promessa ai cittadini di Monte Soffio di chiudere la discarica entro un decennio. Nel 2022, la discarica di Montesoffio è stata effettivamente chiusa. Quando è stato proposto il progetto del biodigestore a Canavaccio, personalmente lo ho sostenuto, ma i cittadini di Canavaccio hanno espresso contrarietà e il progetto è stato abbandonato. Per quanto riguarda il progetto a Riceci, sono stato informato a riguardo ma non ho interferito. Tuttavia, quando ho saputo che il sindaco di Petriano non era favorevole, ho votato contro. Pur credendo nell’importanza di una discarica, non deve essere a Riceci”.

“Urbino non si sta spopolando”

Gambini mette al centro delle sue priorità la riqualificazione delle infrastrutture, per costruire nuove strade e edifici, e rendere Urbino più abitabile e attrattiva per i turisti. Riguardo allo spopolamento, non è d’accordo con chi sostiene che Urbino stia perdendo abitanti: “Si dice che Urbino si stia spopolando – afferma – ma negli ultimi dieci anni, secondo i dati Istat, la popolazione è diminuita di 170 unità. In realtà, la differenza tra i nati e i morti è di 500 persone, indicando un aumento netto di 300 abitanti. Questo dimostra che la situazione dipende dall’interpretazione dei dati”. Secondo i dati Istat al 1° gennaio 2022 gli abitanti di Urbino sono 13.954, 1574 in meno rispetto al 2011.

“Ponte Armellina? Prima era un disastro”

Prosegue elencando i progressi fatti dall’amministrazione nella zona di Ponte Armellina. Nel quartiere di Urbino 2 vivono persone principalmente di origine marocchina, macedone e tunisina. Negli ultimi anni, il numero delle famiglie e dei bambini è aumentato. Dal 2011 sono state annunciate varie volte iniziative di riqualificazione ma i lavori non sono ancora conclusi. Per Gambini Ponte Armellina non è più un problema: “Quando sono entrato in carica, Ponte Armellina era un vero disastro. Avevamo 900 abitanti, per lo più extracomunitari. Negli ultimi quattro anni – dice rivolgendosi alla sala gremita – avete più sentito parlare di Ponte Armellina?”.

Il campo da golf e l’albergo diffuso

Tanti i progetti per la creazione di nuovi centri sportivi: “Stiamo ultimando la realizzazione del Parco dell’Aquilone, un percorso dedicato allo sport, al benessere e al tempo libero, una novità assoluta per Urbino. Per Le Cesane abbiamo in programma la costruzione di un campo da golf prova, che sarà collegato a quello più grande già esistente a San Giovanni Marignano”.

Una delle proposte di punta del programma è “l’albergo diffuso”: “Abbiamo acquisito 300 ettari di terreno nell’Oasi della Badia, dove si trovano 15 case che intendiamo utilizzare per sviluppare un progetto di albergo diffuso, promuovendo l’agriturismo – afferma Gambini – oggi i turisti sono attratti dalle aree rurali. Vogliamo realizzare spazi per il “glamping” (campeggio glamour in bungalow) e offrire l’opportunità di alloggiare sugli alberi. Miriamo ad espandere le nostre iniziative verso Carpegna e Sassocorvaro, collaborando attivamente con il territorio”

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