liceo raffaello




Alternanza scuola-lavoro, niente monitoraggio e istituti lasciati soli

Dopo gli incidenti dei due ragazzi morti durante il tirocinio all’inizio di quest’anno, il punto sulla situazione dell’alternanza in provincia di Pesaro e Urbino è critico. Non c’è un ufficio centrale in provincia o in regione che monitori gli infortuni, e nessuno tiene conto del profitto e dell’utilità delle varie attività. Il carico dell’organizzazione è lasciato alle sole scuole, con tutte le difficoltà che ciò può comportare

LE TESTIMONIANZE – I problemi dell’alternanza raccontati dagli studenti di Urbino


Ucraina, al centro “Ibis” di Urbino si prepara l’accoglienza ai rifugiati

Il punto di raccolta virtuale è il gruppo Facebook “Te lo regalo se lo vieni a prendere”. L’iniziativa nasce da Giulia Palma e Cristina Di Donfrancesco: “Vogliamo aiutare, ma le uniche raccolte di cui abbiamo saputo si occupano di inviare vestiti, cibo e medicine in Ucraina”. Così dal gruppo nasce una rete di solidarietà che prepara l’accoglienza degli ucraini

L’INIZIATIVA – Gli studenti del Raffaello per l’Ucraina. Cibo e vestiti per chi fugge dalla guerra
GLI INVIATI – Con elmetto e taccuino, così raccontiamo l’invasione russa
DIARIO DALL’UCRAINA – Giorno per giorno il conflitto visto dalla giornalista Iryna Guley
IN EDICOLA – Storie da e per l’Ucraina nel nuovo numero del Ducato


Gli studenti del Raffaello per l’Ucraina. Cibo e vestiti per chi fugge dalla guerra

Studenti e studentesse hanno raccolto e imballato pacchi di alimenti che sono ora in viaggio verso il paese in guerra, e pacchi di vestiti e coperte che hanno donato alla Caritas di Urbino. “Cerchiamo di dare un piccolo contributo”

GLI INVIATI – Con elmetto e taccuino, così raccontiamo l’invasione russa
DIARIO DALL’UCRAINA – Giorno per giorno il conflitto visto dalla giornalista Iryna Guley
IN EDICOLA – Storie da e per l’Ucraina nel nuovo numero del Ducato





Urbino, il primo giorno di un anno scolastico tutto nuovo

Insegnanti armati di green pass varcano i cancelli delle scuole. Gli studenti si rivedono dopo quasi un anno e mezzo a distanza. Gli abbracci sono inevitabili, anche se non si potrebbe. Del resto, l’attesa è stata lunga. E anche il tragitto in autobus non è stato facile. Tra zaini e mascherine, suona la campanella: si torna finalmente in classe.




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