Dalle sfide TikTok alle criptovalute. Videotrend: le tendenze digitali in pillole

URBINO – Sono un modo di esprimersi ormai di largo consumo, da quando per gli utenti dei social network si è aperta una porta del video per fare post, reel, stories. Sulla scia di un formato “inventato” per i social, sono sempre di più i media e i brand che utilizzano pillole di video per spiegare argomenti dell’attualità sui temi più disparati.

Come già aveva fatto in passato, anche il Ducato ha sperimentato il format dei videotrends: ciascuno dei praticanti aveva dai 2 ai 3 minuti a disposizione per spiegare un argomento. Il racconto doveva partire da una parola chiave che avesse a che fare con le tendenze digitali del momento: da Twitter alle stories su Instagram, dal metaverso alle sfide su TikTok, passando per le cryptovalute e le battaglie su Fortnite. Ecco il risultato:

Da chimera fantascientifica negli anni Novanta a realtà plurimiliardaria: ecco cos’è il metaverso

Un termine per la prima volta usato da Neal Stephenson nel libro Snow Crash del 1992, ma che determina un concetto nato decenni prima nei sogni di migliaia di adolescenti. Ormai da vent’anni il metaverso è realtà, e dall’industria degli Oculus alla società Meta di Zuckerberg, genera introiti plurimiliardari, lanciando l’utopia della realtà inclusiva nella concretezza dello sfruttamento capitalista.

Fare marketing su Instagram: tutta un’altra stories!

Le stories di Instagram hanno trasformato la piattaforma in una vetrina quotidiana. E, proprio come una vera e propria vetrina, vengono utilizzate massicciamente dai brand per fare marketing. Ma perché dedicarsi a contenuti che si cancellano automaticamente dopo un giorno? Semplice, perché, se si sanno maneggiare, sono coinvolgenti. Tanti i vantaggi per le aziende. Primo tra tutti la grande visibilità, ma anche la comunicazione immediata e il risparmio. Ma dietro a queste stories patinate c’è davvero autenticità?

Twitter, cambiare l’informazione un cinguettio alla volta

Nascita, crescita e hashtag dell’uccellino più famoso dei social. Le intuizioni di Jack Dorsey sono state tante e hanno portato la piattaforma a superare il miliardo di utenti. Non è però tutto turchese quello che luccica: i ban e le censure rischiano di minarne la credibilità, vista l’arbitrarietà con cui arrivano. L’acquisto da parte del multimiliardario Elon Musk, inoltre, pone dubbi sul futuro dell’informazione libera da vincoli di mercato: sarà volo o caduta con stile?

Criptovalute, le monete social: ne parlano i nuovi influencer di YouTube

Non più moda, cibo e viaggi. Oggi chi vuole guadagnare in follower parla il linguaggio delle criptovalute, monete digitali nate con i bitcoin nel 2008. Le cripto non hanno banconote e sono governate da algoritmi. Oggi, con il loro utilizzo, si possono acquistare beni fisici e si possono fare investimenti: è possibile, infatti, anche vendere e acquistare queste monete virtuali che oggi sono oltre 10mila. In un mondo sempre più connesso nascono, quindi, anche nuovi influencer: sapranno resistere al fascino dei seguaci senza abbandonare il focus sulle monete virtuali?

Giocatori semper fidelis? La battaglia di Fortnite per la sopravvivenza

È il gioco che dal 2017 attira milioni di utenti tanto da essere definito un vero e proprio fenomeno culturale. Negli anni, però, i suoi numeri sono diminuiti. Per il giornalista Patrick McGee del Financial Times,in realtà Fortnite è nel futuro e non nel passato: lo considera un’anticipazione del metaverso di Zuckerberg. Ma nella battaglia dei giochi, vige la legge del più forte: riuscirà Fortnite a sopravvivere?

Dai video alle challenge. Il lato oscuro di TikTok

Nato nel 2017 da una società cinese, la ByteDance, TikTok è diventato in poco tempo il terzo social network più diffuso nel mondo. L’esplosione è arrivata proprio durante il primo lockdown nel 2020. L’unico mezzo per comunicare su TikTok sono i video, con una durata che va da 1 secondo a 3 minuti. Popolarissime sono le challenge. Delle vere e proprie sfide tra gli utenti a suon di video. Ce ne sono di divertenti, ma anche di pericolose. È questo il lato oscuro di Tik Tok, che spesso diventa anche terreno fertile per il cyberbullismo. Come nel caso dell’ultima challenge diventata virale: la Boiler Summer Cup.

Nft, i certificati digitali che valgono oro. Ecco i Paperoni del 2022

Sono diventati popolari nel 2021 quando grandi nomi del cinema e dello sport internazionale hanno annunciato di aver acquistato Nft. Elon Musk, Eminem, Paris Hilton e Serena Williams, tutti pazzi per i gettoni crittografici. A prima vista sembrano semplici immagini digitali, ma in realtà sono dei certificati non riproducibili che garantiscono l’unicità e la rarità di un bene. Un video, una foto, una Gif, un audio… Tutto può diventare un Nft, ma il mercato più diffuso finora è sicuramente quello dell’arte. E i musei, non senza polemiche, hanno approfittato dell’occasione.

Blockchain, la rivoluzione luterana del ventunesimo secolo

Immaginate una matrioska, o una scatola cinese, però allungata. Proprio come una catena, che può collegare cibo, medicine e soprattutto soldi. Senza bisogno di intermediari, senza banche. L’insieme delle blockchain nel mondo produce un fatturato da oltre 250 miliardi di dollari l’anno ed è un mercato ancora privo di leggi e regolamentazioni, che stanno sperimentando aziende come la Ibm e governi come quello danese. Per Forbes e il New York Times è il futuro, si pensi che i Bitcoin passano di lì. Per Silvio Micali, docente all’Mit e unico italiano ad aver vinto il Premio Turing, le blockchain sono la democratizzazione del mercato. Ecco come funzionano.

Twitch, tra nuove opportunità e il rischio di un salto nel vuoto

La piattaforma Twitch per qualcuno potrà rappresentare una nuova fonte di guadagno, ma il rischio più quotato è di costringere molti a seguire un modello per essere accettati da una società che all’apparenza rivendica di più i suoi diritti rispetto al passato ma che ancora non ha smesso di girare intorno ai soldi e a ciò che può condurre a possederli.

Instagram Reels vs TikTok: chi vincerà la sfida?

Un tool magnetico, capace di farci stare imbambolati davanti allo schermo almeno 30 minuti al giorno. Piace a tutti, ma proprio a tutti: dagli influencer “storici” alla genZ. È la risposta di Mark Zuckerberg a TikTok, che riesce a ottenere in media il 22% di engagement in più rispetto ai normali contenuti video.

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