Urbino, la vendita di Santa Chiara fa discutere. La nuova Piantata, aree edificabili a Canavaccio e Pantiere

Sala Serpieri, dove si tiene il Consiglio comunale
di ANDREA BOCCHINI

URBINO – Il Natale si avvicina ma quell’atmosfera di generosità che dicembre porta con sé non sembra aleggiare nello spazio tra i banchi di maggioranza e opposizione nella sala Serpieri del collegio Raffaello di Urbino. E per il panettone ancora non c’è tempo, perché sono 15 le pratiche da approvare al Consiglio comunale: dalla vendita di Santa Chiara e la costruzione della palestra alla Piantata, fino all’inserimento di nuove aree edificabili a Canavaccio, Pantiere e Bivio Borzaga. La maggioranza è solida, approvate tutte le delibere.

La vendita di Santa Chiara

L’ex monastero di Santa Chiara, in cui ha sede anche l’Isia, l’Istituto superiore per le industrie artistiche, fa discutere. Il Ducato ne aveva parlato: l’idea dell’amministrazione Gambini è quella di vendere una parte del palazzo e spostare gli uffici urbanistici in via Bramante. Vendita che, però, trova contraria l’opposizione. “È uno degli errori più grandi che si possa fare alla cittadinanza – dice il consigliere del Partito Democratico Lorenzo Santi – e chiedo che questa vendita sia stralciata”. Della stessa linea anche il consigliere di Viva Urbino Mario Rosati: “L’Isia rappresenta un patrimonio unico presente solo in grandi città. Ad oggi non sappiamo a chi il sindaco intenda vendere. Ad un privato? E l’Isia potrebbe poi acquistare questi spazi oppure sarebbero disponibili ad un affitto?”

Il sindaco Maurizio Gambini però fa sapere che non sarà fatto nessun passo indietro, al momento nessuna gara prevista ma un’asta potrebbe arrivare. “Sono assolutamente contrario allo stralcio o al rinvio di questa delibera – dice Gambini – e noi non abbiamo bisogno di far cassa”. A quanto pare il sindaco è già d’accordo con i vertici dell’Isia. “Ho incontrato i rappresentanti e il direttore dell’Istituto e mi hanno chiesto gli spazi – continua Gambini -. Non voglio tenere palazzi inutilizzabili nel centro storico”. E poi quella conferma dell’acquisto dell’ultimo piano del parcheggio di Santa Lucia. Spazio che il sindaco garantisce debba essere “di proprietà pubblica” e la cui destinazione, come anticipato dal Ducato, sarà per le attività dei giovani.

Il nuovo volto della Piantata

Ma l’ex monastero di Santa Chiara non è la sola questione aperta. Alla Piantata, infatti, si sta aspettando la costruzione di una palestra, al posto dei campetti, che sarà di esclusivo utilizzo del Liceo artistico. E dopo 4 progetti (uno a valle, uno a monte e due adiacenti all’istituto) sembra che quello definitivo sia pronto. I gruppi di opposizione fanno leva sul malcontento dei residenti: “Siamo assolutamente contrari come lo sono anche i cittadini della Piantata – sostiene il consigliere dem Santi – è una delibera non votabile e pensiamo debba essere ritirata”. Nessun accordo con i cittadini dell’area anche secondo il consigliere Rosati che aggiunge come in quella zona “è presente un evidente pericolo di frana”.

Gambini però ingrana la quarta e dice che “nel 2024 si realizzerà tutta la riqualificazione della Piantata compresi i parcheggi con un finanziamento che sfiora un milione di euro”. E sulla palestra aggiunge: “La nuova preside dell’istituto artistico è entusiasta. Tutte le aree sono state prese in esame e ho ricevuto anche l’ok dei tecnici e del presidente della Provincia Giuseppe Paolini“.

La scuola Volponi e la fornace Volponi

Approvato anche il programma triennale dei lavori pubblici per gli anni 2024, 2025 e 2026 (oltre all’elenco annuale per l’anno 2024) dove, tra immobili disponibili ed elenco delle opere incompiute, l’opposizione tira fuori l’intervento di efficientamento energetico ed adeguamento sismico alla scuola Volponi. “Vedo che è previsto per l’istituto un intervento pari a un milione e mezzo per il secondo anno – dice il consigliere di Viva Urbino Davide Balducci – ma il resto dell’investimento di circa 4 milioni è stato messo a bilancio 2023 o non è stato speso?”.

E poi l’intervento di riqualificazione e recupero della fornace Volponi che prevede per ciascuna delle tre annualità 2 milioni e mezzo. Ma l’assessore al Bilancio e alla Programmazione Giuseppina Maffei chiarisce: “Abbiamo dovuto spostare il cronoprogramma e tutto questo importo che va ad inserirsi nella spesa verrà tirato fuori con una variazione di bilancio alla prima data utile dalla Fpv (Fondo pluriennale vincolato)”. E sul 2024 Maffei aggiunge: “Accenderemo un mutuo per un importo pari a un milione e mezzo di euro finalizzato a compartecipare al cofinanziamento delle spese di efficientamento energetico”.

Nuove aree e più lavoro

Ma si dice ancora preoccupato il consigliere Balducci quando alla pratica 12 vede che l’amministrazione comunale vuole rendere edificabili tre zone: località Pantiere, quella di Santo Stefano di Gaifa e poi a Bivio Borzaga. “Occorre un nuovo piano regolatore – dice il consigliere di Viva Urbino – e poi mi chiedo siamo sicuri che l’area di Bivio Borzaga non intralci la Fano-Grosseto?”. E ancora dubbi su quella a Santo Stefano di Gaifa vicino Canavaccio che, secondo l’opposizione, “è già satura”.

Gambini, però, tranquillizza. “Sono stati interpellati sia Anas che Ferrovie dello Stato. Sappiamo di dover rimettere mano al piano regolatore, ma parliamo di circa 60 mila metri di area edificabile con un interesse di imprenditori già chiaro”. Disponibilità anche a Canavaccio dove il primo cittadino parla di “40 mila metri edificabili e 100 mila metri verso Calvino (adiacenti all’ex ristorante Gambero Rosso)”. Obiettivo quello di portare nuovo lavoro nella zona.

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