Urbino, operazione “Spettro”: beni per 789 mila euro sequestrati al consigliere Luca Londei

Una delle strutture della cooperativa "La Villetta"
di CARLA IALENTI

URBINO – C’è anche il consigliere comunale di Urbino, Luca Londei, tra i destinatari dei sequestri, scattati a ottobre, dell’operazione “Spettro”. Il caso ha riguardato la cooperativa “La villetta”, Onlus con sedi a Urbino e Cosenza, gestita da membri della stessa famiglia, e una società di servizi con identica sede. Si è tenuta oggi, 20 dicembre, l’udienza per il riesame del sequestro proprio dei beni dell’ingegner Londei. Al termine, il giudice Massimo Di Patria ha detto che il Tribunale si riserva di decidere in Camera di Consiglio. Decisione che poi è arrivata, il 21 dicembre: il collegio formato da Di Patria, Vera Colella e Alessandra Conti ha rigettato il ricorso come riporta il Corriere Adriatico.

Per l’imputato, assente in aula, i suoi legali Lino Falzarano e Francesco Argento hanno chiesto di “riesaminare il sequestro di 789 mila euro” e di “limitarlo soltanto ai beni immobili”, aggiungendo che Londei “non è né un delinquente né un pregiudicato, ma gli sono stati chiusi tutti i conti”.

Le accuse: fatture false per crediti fiscali

L’operazione è scattata a ottobre 2023 con il sequestro di immobili, auto, quote societarie, soldi, terreni e beni di lusso. Sono cinque le persone denunciate, tutte appartenenti allo stesso gruppo familiare. La Villetta, ora in liquidazione, era una struttura di accoglienza per minori italiani e stranieri, molto spesso non accompagnati o con problemi familiari, con sede in via Sasso a Urbino.

Secondo quanto riportato dalla Guardia di Finanza in un comunicato seguito ai sequestri, la Onlus generava crediti fiscali grazie a false fatture da parte della società di servizi. Quasi 700 mila euro in due anni, per prestazioni inesistenti. Questo anche “col fine di eludere la normativa che limitava la distribuzione degli utili ai soci”. Sotto la lente di ingrandimento anche “una richiesta di decreto ingiuntivo per oltre 400 mila euro e un accordo di ristrutturazione del debito fatti al Tribunale di Urbino sulla base di documentazione rivelatasi poi falsa”. Sempre secondo l’ipotesi investigativa, inoltre, la onlus ha agito a scopo di lucro e non come organizzazione socio-assistenziale, con un ammontare di imposte dovute di un milione e mezzo. Un giro d’affari che la Finanza ha stimato in circa cinque milioni di euro.

Londei, responsabile tecnico e amministrativo nella cooperativa di famiglia dal gennaio 2015 al 6 aprile 2017, è stato consigliere della cooperativa dal 30 maggio 2018 al 13 agosto 2019, come da visura societaria.

Nel maggio 2019 il consigliere comunale ha lasciato il gruppo consiliare “Uniti per Urbino” per passare al gruppo misto.

Il Ducato ha contattato Luca Londei per un commento sulla notizia, senza successo. L’articolo verrà aggiornato nell’eventualità sia disponibile a rilasciare dichiarazioni.

Articolo aggiornato il 22 dicembre riportando la decisione del collegio di rigettare il ricorso di Luca Londei.

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