I big data dei cestisti, Carpegna Prosciutto Basket primo team studiato in campo

Scott Bamforth in azione nel match contro Estra Pistoia
di CRISTINA R. CIRRI

PESARO – Salti, accelerazioni, tiri a canestro e cambi di direzione sono diventati dati, prodotti digitali per analizzare le performance di una squadra di basket. È la prima volta che avviene in competizioni ufficiali ed è successo a Pesaro, alla Vitrifrigo Arena e sul parquet dei palasport che hanno ospitato la Carpegna Prosciutto Basket. La squadra di serie A1 maschile è stata analizzata in campo in 15 match casalinghi con tecnologia hi-tech d’avanguardia, per capire le prestazioni dei cestisti durante le gare. Si tratta di un sistema di monitoraggio che permette di studiare, oltre ai singoli movimenti, le azioni: andare a canestro, dribblare o difendere in più direzioni.

Il preparatore atletico Roberto Venerandi, ha spiegato al Ducato come viene svolta quest’analisi: “Abbiamo utilizzato è una normale telecamera con la quale abbiamo ripreso la partita e un software fornito dalla K-Sport che ha permesso di trasformare le riprese in dati digitali”. L’elaborazione di questi dati è stata svolta dal professor Marco Gervasi, referente in qualità di ricercatore della Scuola di Scienze Motorie dell’Università di Urbino. “Il contatto con il prof Marco Gervasi di Urbino e avvenuto tramite il medico sociale Piero Benelli con il quale ci conosciamo da anni”.

I team di preparatori della Carpegna Prosciutto basket e gli analisti di K-Sport

Progetto pilota con K-sport

Venerandi ha inoltre raccontato com’è nata la collaborazione con K-Sport, realtà leader nell’analisi delle performance, soprattutto nel calcio. Collabora infatti anche con diversi team di Serie A: “L’azienda, fondata da Mirko Marcolini è entrata in contatto con noi l’anno scorso tramite il prof Gervasi, quindi sono già due anni che collaboriamo, ed è grazie a lui se ci siamo proposti come progetto pilota – spiega Venerandi – siamo quindi diventati la prima squadra di basket in Italia ‘studiata da vicino’ e la cui analisi è finita su una rivista scientifica di sport”. Il paper è uscito sull’International Journal of Performance Analysis in Sport.

Ma qual è la differenza con il calcio, dove analisi di questo tipo vengono sempre fatte? “Monitorare tutti gli spostamenti nella pallacanestro è sempre più difficile ” – spiega Venerandi – “Perché essendo uno sport praticato dentro un palazzetto necessita dispositivi abbastanza complessi rispetto al calcio dove è possibile collegare vari sistemi di monitoraggio a dei satelliti”.

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