Riceci, l’ad Mms Tiviroli: “Non progettavamo una discarica, poi è arrivata Aurora srl”

L'amministratore delegato di Marche multiservizi Mauro Tiviroli
Di ANDREA BOCCHINI

URBINO – Marche multiservizi era a conoscenza dei terreni di Riceci, perché non si è mossa da sola?. “Un sito che conosceva e che serviva come fabbisogno per la provincia di Pesaro e Urbino e per la Regione Marche”. È attorno a questo punto, sollevato dalla parlamentare Carmela Auriemma (M5s), che la Commissione d’inchiesta rifiuti incalza più volte l’amministratore delegato di Marche multiservizi (Mms) Mauro Tiviroli, audito questa mattina, a Roma, sulla questione della maxi discarica nel comune di Petriano. “Ci ha contattato un imprenditore di San Marino che aveva già i terreni” è stata la risposta.

E dopo un cappello introduttivo di oltre trenta minuti sul know-how e sulla governance della sua azienda, Tiviroli viene fermato dal presidente di Commissione Jacopo Morrone che lo sollecita a parlare di Riceci e non di altro. Poi le domande. “È strano che dopo pochi mesi una società di San Marino faccia un’acquisizione del genere e Marche multiservizi che cosa fa? Si accoda”, aggiunge Auriemma. Ma Tiviroli risponde semplicemente: “Può sembrare strano ma purtroppo o per fortuna è la verità. In quel periodo eravamo impegnati con le autorizzazioni del biodigestore. Secondo voi con una contestazione di questo tipo ci adoperavamo per iniziare a fare una discarica?”.

I terreni “sconosciuti”

Ma i toni si scaldano quando è l’onorevole Francesco Emilio Borrelli (Avs) a intervenire: “Marche multiservizi è una società che si dovrebbe muovere nell’interesse dei cittadini e non giocare a poker”. E poi ancora i terreni di Petriano: “Com’è possibile che Mms non conoscesse quel sito?”. Ma c’è anche spazio per una domanda sui 3,2 milioni, soldi con cui la multiutility pesarese ha acquisito il 40% di Aurora (definito da Borrelli “un esborso eccessivo”): “Chi sono i politici che le hanno dato l’indirizzo per procedere nell’operazione?”.

“Io non incontro politici – risponde in maniera secca Tiviroli – nel mio lavoro incontro solo amministratori che sono soci”. Poi giustifica l’operazione: “Basta dire che Aurora sia una scatola vuota. Una società che ha già pagato i preliminari di acquisto con atto notarile (trasparente) non è cosa da poco”. E sul poker? “Io non gioco. Il patrimonio di Mms è passato da 18 milioni a 160 milioni. Se giocassi a poker e avessi questi risultati non sarei qui questa mattina, ma ad una bisca tutti i giorni”.

L’immobiliarista e la foto di matrimonio

Ma poi Borrelli insiste sui terreni e sul fatto che Mms fosse già a conoscenza di quel sito, non capacitandosi perché Tiviroli & co. non si siano mossi da soli visto che Marche multiservizi “è un’azienda indipendente”, come conferma l’ad: “È vero che Marche multiservizi ha dato incarico all’agente immobiliare Mauro Della Betta di contattare i proprietari dei terreni? – chiede Borrelli – quindi la fantastica idea non sarebbe venuta a questo socio di San Marino”. E Tiviroli risponde senza esitare: “Io non ha mai dato nessun tipo di incarico a Della Betta e non glie l’ha dato nemmeno Marche multiservizi”.

Della Betta aveva dichiarato, in un’intervista al Corriere Adriatico, di aver ricevuto l’incarico della disponibilità a vendere i terreni da Mms già nel 2021. Per poi ritrattare e cambiare versione (l’incarico sarebbe venuto da Ecosun, società che sarebbe poi diventata Aurora).

Agli atti della Commissione ora c’è una foto, è stata scattata durante il matrimonio di Maurizio Gambini e ritrae, accanto al sindaco di Urbino, Tiviroli e il sindaco di Petriano Davide Fabbrizioli. Borrelli ne chiede conto, perché dimostra che tra Tiviroli e Fabbrizioli (e Gambini) c’è un rapporto di amicizia che va oltre quello pubblico. Il deputato, di nuovo, cerca di capire perché questi rapporti non abbiano portato a un’iniziativa da parte di Mms senza attendere Aurora. Lo stesso amministratore delegato dice: “Sul progetto della discarica ne ho parlato con lui ed era molto interessato” ma nega la circostanza: “Io non sono mai andato a nessun matrimonio”.

“Tutti lo sapevano”

“Tutti erano consapevoli di realizzare un impianto di questa portata. L’attenzione alle necessità e le considerazioni sono state fatte”, continua l’amministratore delegato di Mms. Che tutti fossero a conoscenza non fa neanche più notizia. Un “asse” quello tra il sindaco di Urbino Maurizio Gambini (ascoltato a Roma la scorsa settimana) e Tiviroli che conferma il fatto che gli amministratori sapevano cosa si stava votando.

Il progetto e la richiesta di partnership

Il racconto dei fatti: “Nel 2021, un imprenditore, guarda caso di San Marino, ha avuto un’idea di costruire una discarica. Ha individuato un sito a Petriano, ha fatto le sue verifiche, ritenendo che quello potesse essere un sito idoneo per sviluppare la sua idea imprenditoriale”, dice Tiviroli. Poi i primi contatti: “Mi hanno chiesto se come azienda fossimo interessati ad una partnership con loro”, aggiunge l’ad di Mms. Da Marche multiservizi non si sbilanciano subito, fa presente, ma fanno sapere che se ci sono “elementi di concretezza saremmo interessati”. Poi i terreni opzionati nell’ottobre 2022 che Tiviroli conferma: “Si sono presentati con un’offerta formale per valutare la partnership evidenziando il fatto che avessero già fatto gli atti notarili. Il progetto era in fase avanzata”.

Quindi il Cda a dicembre 2022: “La trattativa si è svolta attorno ad un tavolo con uno studio legale di Milano e tutti i soggetti economici e tecnici”, dice Tiviroli. Il risultato? “40% di Aurora con una quota di 2,9 milioni più 500 mila euro di aumento di capitale”. E il voto? “Deliberato all’unanimità. Quel giorno mancava una persona per indisponibilità (la consigliera Margherita Pedinelli)”.

Mentre sulla distanza, l’ad di Mms chiarisce: “Il piano regionale dei rifiuti è solamente un atto amministrativo e non può prevalere con una norma nazionale che dice che la distanza delle discariche varia da sito a sito”. E per quella di Riceci con rifiuti speciali non pericolosi, Tiviroli aggiunge: “Il nostro progetto gestisce il 50%+1 di rifiuti di derivazione urbana. Il fattore dei due chilometri è assurdo (nel piano regionale la distanza scenderebbe a 500 metri ndr)”.

Un botta e risposta che il presidente Morrone decide di interrompere chiedendo a Mms di fornire “una relazione di tutti i passaggi aziendali dal 2017 ad oggi”. L’onorevole Borrelli chiede se possano essere chiamati in audizione sia l’agente immobiliare Della Betta, sia il consigliere dimissionario dal Cda di Mms Maurizio Mazzoli. Nel pomeriggio alle 14 il sindaco di Petriano Davide Fabbrizioli.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi