Tra i personaggi in legno di Ester e Fabrizio, nel segno di Bartolucci. “Qui tutti tornano bambini”

Fabrizio Macci e Ester Malomo, i proprietari del negozio
di MARTINA TOMAT

URBINO – Come il paese dei balocchi. Con Pinocchio e tanti colori. È il 1991. Maria Ester Malomo è appena arrivata a Urbino da Reggio Calabria per i suoi studi in scienze della formazione e quel negozio che si affaccia su via Veneto, pieno zeppo di articoli in legno così caratteristici, cattura subito la sua attenzione. “Era così bello che qualche giovane mamma comprava dei giochini per intrattenere i bimbi mentre sosteneva gli esami”. Racconta al Ducato. Passano gli anni e nel 2019 quel negozio, Bartolucci, dopo un trentennio di attività nella città ducale, chiude i battenti. Per la donna, ora cinquantenne, è un colpo al cuore. Nel frattempo si è sposata con Fabrizio Macci: la madre di lui, Bianca, è proprietaria dei muri. Il pensiero allora sorge spontaneo: “Perché non lo riapriamo noi?”.

Una scelta di cuore

Detto fatto, la coppia a luglio 2020 dà vita a “Emozioni in legno” con l’idea primaria di vendere i prodotti di Bartolucci: “Lui è stato molto contento. Era il primo negozio che aveva aperto (primo di oltre 100, compresi i punti vendita). È originario di Montecalvo in Foglia. Ci ha aiutati con l’allestimento e inaugurazione” racconta Fabrizio, 59 anni, che il Ducato incontra al negozio. Fabrizio si emoziona ripercorrendo la storia della bottega: “Ho un legame affettivo: mio nonno proprio qui vendeva tessuti. Io giocavo per terra con i metri di legno che usava per misurare le stoffe e facevo costruzioni e figure geometriche”. Il nonno si chiamava Renato Gualazzi come il cantautore Raphael, un parente. Fabrizio indica una foto in bianco e nero che tiene esposta: Renato che tiene il piccolo Fabrizio in braccio. Il bimbo ha un paio d’anni: sfoggia un’aria trionfante.

Non solo per i più piccoli

Il negozio è un tripudio di legno curato in ogni minimo particolare.  Dagli scaffali spuntano oggetti di tutti i tipi. Orologi, souvenir di Urbino, animaletti dispiegati in vari modi, angeli portafortuna, porta dentini, spade, trottole, portabottiglie. Farfalle, elefanti, gufi e tanti gattini come decorazione. Per osservarli tutti con attenzione provvidenziali sono i momenti in cui entra qualcuno e l’intervista si sospende perché da buon padrone di casa Fabrizio si prende cura con scrupolo e dedizione dei suoi clienti.

Fabrizio Macci, con la foto assieme al nonno Renato

C’è chi entra, esce e poi ritorna trascinando con sé amici e colleghi come delle professoresse di Milano, incantate. Sembrano bimbe davanti alle lucette di Natale. C’è anche chi telefona: “Avresti qualcosa per una comunione?”. Le mando subito su Whatsapp le immagini” dice prontamente Fabrizio. “Il cliente è di Urbino ma vendiamo anche online e in tutta Italia” spiega scusandosi dell’attesa e tornando subito a farci strada tra i mille oggetti presenti: incarnano anche stili differenti.

“Non ci sono più solo prodotti Bartolucci. Con il Covid ha iniziato a barcollare per poi chiudere definitivamente la sua fabbrica. Abbiamo fatto scorta dei suoi oggetti ma anche ampliato il raggio. Prima gli articoli erano rivolti soprattutto ai bambini, ora non è così. Abbiamo pensato anche ai ricordini di Urbino per i turisti, sempre gettonatissimi. E a rivolgerci a tutte le età, gusti e tasche. Sono tutti pezzi esclusivi e provenienti da sette artigiani del centro Italia”.  

Si ferma il tempo

Fabrizio guarda le sue “creature” con gli occhi che brillano. “È gratificante”. Pur essendoci tantissimi oggetti c’è ordine sugli scaffali. “Gli espositori li ho progettati io. Sono il braccio, mia moglie la mente: sceglie i prodotti e ha sempre occhio. Prima era commessa in un negozio che vendeva prodotti Walt Disney”. Le sue parole trasudano fierezza. Proprio in quel momento Ester telefona. In settimana fa la maestra d’asilo a Fermignano mentre nei weekend e appena stacca è sempre lì, a dare una mano. “Sei emozionato?” Chiede a Fabrizio amorevolmente. “Tantissimo” è sincero e un po’ timido. Ester ci ha raccontato anche di come per loro sia clou il ruolo sociale del negozio. Ci sono molti orologi ma il tempo lì si è come fermato: “Ex studenti ormai cresciuti tornano con i figli e si commuovono a vedere che quel negozio di articoli in legno di artigianato è ancora lì”.

Fabrizio Macci insieme a un cliente californiano

Dalla California con furore

La porta, intanto, si apre ancora. Ecco una coppia pimpante. Sono turisti sulla sessantina.  “Cute” esclama la donna con uno slancio d’entusiasmo. Con fare frenetico e occhi sognanti si guarda intorno e fa incetta di oggetti riempiendo una borsa intera. Poi : “Butterfly” esclama a Fabrizio e indica le targhette componibili, quelle in cui si può inserire il nome richiesto e un oggetto per abbellirlo. I nomi richiesti sono Antony e Zoe. Quelli dei nipoti .  “Una farfalla a ciascuno, non sia mai che litighino”. La signora, energica e frizzante, è californiana ma suo padre è di Massa Carrara, la nonna siciliana: e qualche parola nella nostra lingua la mastica. E allora gesticola e chiacchiera con brio. Dice che lei e il marito stanno facendo un tour dell’Italia, vengono dall’Emilia e proseguiranno. “Bellissima l’Italia” esclama. Poi le targhette sono pronte.

Come un bimbo

Nel negozio sono esposti anche dei nomi componibili d’esempio, sono quattro: Fabrizio, Ester, Marina e Stellina. La coppia non ha figli ma due cani a cui è molto legata: “E poi c’è Renatino (il negozio lo chiamano così, dal nome del nonno di Fabrizio, Renato ndr) è il nostro terzo ‘figlio'” ha spiegato Ester al Ducato.

All’ingresso, a dare il benvenuto, c’è un Pinocchio in grande scala, ha una maglietta di cotone “Perché vendiamo anche quelle”. O forse perché come a un bimbo i vestiti servono. “E anche i clienti ci dicono che tornano bambini qui” e gli oggetti sembrano vivi, dietro gli occhi emozionati di chi li guarda.


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi