Cronaca


Anpi, salta l’accordo con il Comune di Urbino: rischio sfratto anche per l’Istituto “Cappellini”

L’Associazione nazionale partigiani italiani e l’Istituto per la storia del movimento di Liberazione dovranno lasciare entro fine mese l’appartamento di via Oddi 11. Documenti, libri e giornali testimoni di pezzi importanti della storia della città nell’ultimo secolo, che adesso rischiano di disperdersi. Al loro posto la contrada Monte. Gambini: “Sto facendo del mio meglio per venire incontro alle esigenze di tutti”






Urbino, i gestori dei locali contro l’ordinanza: “Danneggia noi, l’Università e gli studenti”

Bar, pizzerie, discoteche e forni, il coro dei titolari contro la decisione del sindaco sulla chiusura anticipata che interessa anche chi non somministra alcolici
IL CASOIl gestore dell’Enjoy: “Chiuderò il locale e agirò per vie legali”
IL SINDACO“Decisione impopolare ma necessaria per la sicurezza”
L’ORDINANZALa chiusura dei locali anticipata alle 2.00



Canile Ca’ Lucio, il gestore Bruno Storaci vuole lasciare la struttura

Secondo il titolare dell’azienda che lo gestisce dal 2017 è diventata un’attività antieconomica. Il numero di ospiti a quattro zampe è diminuito di oltre un terzo in tre anni e l’Unione montana (che deciderà sulla chiusura il 19 febbraio) paga due euro per ognuno. C’è l’ipotesi che possano venire spostati in altre strutture nella provincia



Mafie, “In provincia di Pesaro e Urbino mancano gli strumenti per combatterle”

A Pesaro si è tenuto un incontro sul tema dopo l’omicidio di Marcello Bruzzese, familiare di un pentito di ‘ndrangheta. Cristina Tedeschini, procuratore della Repubblica del Tribunale di Pesaro: “La Procura territoriale non ha competenze per le lotte alla criminalità organizzata. Provincia attraente per le organizzazioni mafiose delocalizzate”. Valeria Cigliola, rappresentante dell’Anm: “Difficile confiscare beni, ma ancora più complesso è redistribuirli”
L’INCHIESTARiprendiamoli, la web serie sui beni confiscati


Ordinanza locali, il sindaco: “Decisione impopolare ma necessaria per la sicurezza”

Il primo cittadino di Urbino si dice convinto della decisione: “L’incolumità è una questione urgente di sicurezza pubblica e l’ordinanza attuale deriva da serie rilevazioni delle forze dell’ordine fatte presenti in questi mesi”. E fa sapere che il Comune è pronto a finanziare progetti interessanti che ravvivino il centro storico di notte
IL CASOIl gestore della discoteca Enjoy contro l’ordinanza
L’ORDINANZADall’11 febbraio la chiusura anticipata dei locali


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