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Il Ducato n. 7 del 2022 – 23 settembre

È online il settimo numero del Ducato per il 2022, realizzato dagli studenti dell’Ifg. In questa edizione, uscita anche in formato cartaceo: l’alluvione del 15 settembre 2022; le storie, i danni, il fango dopo il disastro; quando Carlo III venne a Urbino; i fuorisede “esclusi dalle urne” che non andranno a votare per motivi economici e logistici.


Nubifragi Marche: le aziende messe in ginocchio dal fango. “Come un bombardamento”

C’è la vetreria Vallarelli e tre milioni di danni. L’emporio di fronte salvato in parte dal cancello ma “dobbiamo buttare 25 bancali di pallet e un muletto. Una stima di 40 mila euro” dice il proprietario. E ancora aziende rimaste senza corrente o acqua e animali senza cibo. È ancora presto per fare una stima dei danni provocati dal nubifragio nella zona di Cantiano (Pu) ma l’impressione generale è che si dovrà ricominciare da zero

LE PRIME STIME – “Miliardi di danni causati dall’alluvione”
L’INDAGINE – Ecco su cosa indaga la Procura di Urbino. Il sistema di allerta
IL RACCONTO – Tutte le storie e gli articoli sull’alluvione


Nubifragi Marche, cosa non ha funzionato. Geologi: “Serve cultura della manutenzione”

Fenomeni atmosferici estremi che diventeranno la regola e modelli di previsione da rivedere. “Si deve ragionare sui picchi e non più sulla media” afferma Piero Farabollini, presidente dell’Ordine dei geologi delle Marche. E poi territorio, partendo dalle opere ordinarie come pulitura e sistemazione degli argini. Ma il sistema non funziona e Senigallia ne è la prova. Servono i Piani di adattamento climatico e “pianificazione urbanistica, ma non se ne parla perché non porta voti” dice Corrado Canafoglia, avvocato degli alluvionati di Senigallia

L’INDAGINE – Ecco su cosa indaga la Procura di Urbino. Il sistema di allerta
IL RACCONTO – Tutte le storie e gli articoli sull’alluvione
I REPORTAGE – CantianoOstraSenigallia




Nubifragi Marche: i morti sono 11. Si cerca ancora Mattia, 8 anni. Vento forte sulla costa

150 gli sfollati. Fiato sospeso nelle Marche per l’allerta gialla diramata dalla Protezione civile per oggi. Raffiche su province di Pesaro e Urbino e Rimini, sulla città ducale fino a 100 km/h

SENIGALLIA – “Uno tsunami, peggio del 2014”
CANTIANO – A tre gradini dalla marea marrone. “Rifaremo tutto più bello”
OSTRA – “Ricordi di una vita scomparsi in una notte”, critiche a Draghi
LE VITTIME – Andrea, Giuseppe, Diego, Marialuisa, travolti dall’onda di piena in casa o per strada



Sit-in dei precari all’ospedale di Urbino. “Per la Regione siamo lavoratori di serie B”

Trentanove i lavoratori e le lavoratrici precarie all’interno degli ospedali della provincia di Pesaro Urbino, una trentina solo a Urbino. Hanno contratti che vengono rinnovati di sei mesi in sei mesi e sono all’interno delle strutture sanitarie da almeno dieci anni. “Senza di loro alcuni servizi sanitari si fermerebbero completamente” dice al Ducato Valentina D’Addario, segretaria generale di Nidil Cgil Pesaro Urbino, che continua: “Chiediamo una stabilizzazione e la premialità Covid che la Regione ha negato loro”.



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Incontro sulla Sanità: “Troppe strutture, pochi medici. Urbino diventi “ospedale vero”

Con un personale medico sempre più ridotto, il futuro dell’Ospedale di Urbino dipende da quello degli altri ospedali della regione. “Una struttura unica tra Pesaro e Fano, così si libererebbero risorse per Urbino” è la soluzione di Claudio Maffei, ex direttore sanitario dell’Inrca ora in pensione. “Più centri territoriali per la cura dei pazienti cronici” rilancia Piero Benedetti, ex direttore del reparto di medicina e lungodegenza dell’ospedale di Cagli. Queste alcune delle proposte uscite dall’incontro “Sanità. Riflessioni e proposte per Urbino e il territorio”, organizzato da Articolo Uno e Sinistra per Urbino


Siccità: nuova diga o cento laghi. Marche in cerca d’acqua verso lo stato d’emergenza

La situazione, dicono gli esperti, è destinata a peggiorare. Piove troppo poco e i bacini idrici iniziano a prosciugarsi: per tamponare l’emergenza l’acqua potrebbe essere razionata. Soluzioni immediate alla scarsità di risorse idriche non ce ne sono. Le ipotesi di un grande invaso – ma c’è chi lo ritiene non sostenibile per l’ambiente – o di una rete di piccoli laghi

LA RETE FA ACQUA – C’è anche il problema della dispersione 
IN EDICOLA – Il nuovo numero del Ducato


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